
Chiariamo subito una cosa fondamentale: il lavoro svolto da casa a causa del lockdown, non è il vero smart working.⠀Lavorare davvero in smart working, vuol dire lavorare in un ambiente congruo a quell’attività e con una strumentazione adatta alla situazione.⠀
Proprio così, le condizioni normali in cui si dovrebbe fare smart working non prevedono figli e partner con cui condividere lo spazio di lavoro, ne il doversi necessariamente accollare tutte le faccende domestiche come cucinare o fare le pulizie.⠀
In situazioni normali infatti, sia i figli che i partner non sarebbero presenti (sarebbero rispettivamente a scuola e al proprio lavoro), o si potrebbe ricorrere ad un aiuto per le faccende di casa, oppure decidere di pranzare al bar o in ristorante.⠀
Purtroppo il lockdown ci ha costretti a ripiegare tra le mura domestiche senza darci tante alternative.⠀
Su una cosa però possiamo decidere: la strumentazione.⠀Sì, è vero che non possiamo privarci di obblighi che non vorremmo o coinquilini non sempre desiderati, ma possiamo scegliere di lavorare con una strumentazione adeguata e che faciliti i nostri compiti.⠀
Ecco quindi la perfetta cassetta degli attrezzi per un miglior smart working!
Computer
Smartphone⠀Va scelto con cura tenendo a mente anche aspetti secondari come la possibilità di fornire una connessione in hotspot
🏻 ottimo piano B in caso di improvviso guasto al WIFI.
Cuffie
Microfono
Webcam e luci
Sfondi
🏻Controlla tra le opzioni del software che usi per le conferenze, spesso hanno integrata la funzione per la rimozione o modifica dello sfondo.
Linea Telefonica e collegamento a internet⠀
Con una cassetta degli attrezzi adeguata, possiamo evitare molte delle frasi che più spesso si sentono dire di questi tempi… quali?⠀
• Sei in muto!
• Un attimo che chiudo la finestra per il rumore…• Prova a togliere il video che magari prende meglio.⠀
Com’è la tua cassetta degli attrezzi da “smartworker”?
di Daniele Scatassi
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