La catacomba di Monterotondo: ecco dove si trova

catacombe san callisto roma foto indicativa

Nel comune di Monterotondo, in provincia di Roma, c’è una catacomba che ancora pochi conoscono. Eppure, si tratta di una scoperta piuttosto interessante. Continua a leggere l’articolo per saperne di più!


La catacomba di Monterotondo

Catacomba di San Restituto - Monterotondo (RM) foto dell'interno sotterranei in bianco e nero
Catacomba di San Restituto – Monterotondo (RM)

La grandiosa scoperta si deve soprattutto allo studio del prof. Vincenzo Fiocchi Nicolai che esaminò le fonti e confermò la presenza di una catacomba dedicata a San Restituto, a Monterotondo.
Vari documenti infatti, tra cui una monografia di Antonio Bosio del 1600 (Roma Sotterranea), fanno riferimento alla presenza di un monumento “nascosto agli studiosi”, perché gli ingressi erano stati murati.
Fino al 1600 invece, come ci dicono molti atti notarili, la catacomba era ancora accessibile! Questi atti fanno riferimento a delle compravendite fatte dai frati cappuccini, per la costruzione di un convento.

Il luogo segreto

Ma dove si trova esattamente?

Dagli atti di una visita pastorale del 1700 risulta anche che ci fosse una chiesa dedicata a San Restituto di origini molto antiche, poi inglobata nella villa Cecconi di Monterotondo nel 1700.

I CIMITERI PALEOCRISTIANI DELLA SABINA Fig. 310 – Complesso monumentale di  S. Alessandro al VII miglio della via Nomentana. La
Catacombe della Sabina


La chiesa di S. Restituto è stata riconosciuta in un edificio raffigurato in una planimetria seicentesca oggi all’Archivio dei Padri Cappuccini.
Questa chiesa era in funzione fino al 1703 e alcune reliquie di S. Restituto si trovavano sotto l’altare.
Da una visita pastorale del Cardinale Corsini, sappiamo che nel 1782 cadeva ormai a pezzi e fu ridotta in semplice oratorio.

Volgendo oggi le spalle al Convento e trafilando lo sguardo attraverso l’Arco d’ingresso, s’intravvede il Casale-Villa Cecconi ai cappuccini, posta in cima alla collina. Nel sottosuolo sono ancora presenti i ruderi della catacomba di S. Restituto, un martire cristiano dell’epoca di Domiziano che fu qui sepolto nel V secolo, nel luogo già utilizzato come sepoltura della comunità locale che potrebbe, per alcuni, risalire già ai tempi dell’antica città sabina di Eretum.

A Villa Cecconi possiamo infatti ancora oggi trovare una lapide che commemora il martirio del santo. La stessa era murata in precedenza sulla facciata della chiesa di San Restituto.

Pianta della catacomba di Monterotondo

Una simile planimetria presentano, a partire dal III secolo, i nuclei più antichi dei cimiteri romani di Novaziano, di Domitilla, di Panfilo, di Priscilla. Tra questi troviamo anche la catacomba di San Restituto.

Pianta della catacomba di San Restituto - Monterotondo (RM)
Pianta della catacomba di San Restituto – Monterotondo (RM)

Il culto antico

La prima attestazione risale al 431 ed è nel Martirologio Geronimiano ovvero il più antico catalogo

El Greco 031.jpg Di El Greco - The Yorck Project (2002) 10.000 Meisterwerke der Malerei (DVD-ROM), distributed by DIRECTMEDIA Publishing GmbH. ISBN: 3936122202., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=152184
San Gerolamo

di martiri cristiani della Chiesa latina pervenuto.
Ancora oggi il 29 maggio, ricorre la memoria liturgica di un Martire Pseudo-Tebeo.

Sulla sua persona mancano notizie storicamente attendibili; l’unica fonte che ne parla è la Passio Sancti Restituti Martyris, composta da un autore anonimo tra il V e il VI sec d.C.
La Passio narra che una matrona di nome Giusta trasportò il corpo da Roma. Diede dunque nuova sepoltura al martire in un terreno di sua proprietà. Avvertì il vescovo di Nomentum, Stefano, che aveva giurisdizione sull’area in questione.
Il santuario si trovava infatti a “tre miglia di distanza dalla città di Nomentum” il cui centro è stato ritracciato a Casali di Mentana. Un’aggiunta di età medievale alla Passio riferisce che il corpo di San Restituto sarebbe stato traslato da questo cimitero alla chiesa romana di Sant’Andrea in Aurisario (o in Catabarbara).
Sappiamo che la comunità di Monterotondo continuò a celebrare il culto di San Restituto fino al XIX secolo.

Interessante è il fatto che nel territorio della sede vescovile di Nomentum, sono stati ritrovati resti di altri due martirti: quelli dei SS. Primo e Feliciano.


Conoscevi già la catacomba di Monterotondo? Sapevi dove si trova?

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