
«Il Figlio dell’uomo è venuto per servire, non per essere servito».
Nella sterminata sapienza divina dei passi evangelici forse, fra tutti, proprio quello tratto dal capitolo 10 del vangelo di Marco racchiude la vita del diacono permanente Lucio Valentini che svolgeva il suo ministero nella parrocchia di Mentana, spentosi lo scorso 28 dicembre all’età di 75 anni in ospedale, dove era stato ricoverato dopo avere contratto il Covid-19.
Chi era Lucio Valentini

Era nato a Mentana il 5 marzo 1946, all’ombra della chiesa parrocchiale, dove è cresciuto ed ha ricevuto i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Sposato con Rosanna, è padre di Emanuele Maria e Angela Maria. Per oltre venti anni ha lavorato come rappresentante di commercio presso l’agenzia di Mentana del Consorzio Agrario di Roma. Dal 1991 insegnante di religione nelle scuole superiori della nostra diocesi, presso il liceo scientifico “G. Peano” ed il liceo classico “Catullo” di Monterotondo. Ha studiato presso la facoltà di Teologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma. Qui ha conseguito il Magistero in Scienze Religiose, con indirizzo Pedagogico-Didattico, discutendo la tesi “Dalla gratuità biblica al volontariato oggi” con il prof. Mario Cimosa.
Una Parola – quella di Dio – che ben conosceva, Lucio, per averla scrutata in lungo ed in largo per quasi 50 anni: dalla “Torah” del Pentateuco alla sapienza misteriosa dell’Apocalisse, senza eccezione di sorta.
E così, dall’incontro meravigliosamente sconvolgente con il Kérigma portato, su richiesta dell’allora parroco don Vincenzo D’Emidio, nella parrocchia di San Nicola da Bari di Mentana nel lontano 1974 dall’équipe dei catechisti del Cammino Neocatecumenale di Roma. La sua vocazione è maturata lì, nell’ambito del Cammino Neocatecumenale, un cammino spirituale frutto del Concilio Vaticano II per la riscoperta del proprio battesimo, che segnò profondamente la fede di Lucio Valentini. E ancora prima, la sua esperienza acquisita in Parrocchia in tanti anni insieme a don Vincenzo, che fu parroco di Mentana per 40 anni, da cui aveva assorbito ed imparato l’importanza della carità, gli diedero un’impronta anche in questo. Lo ricordò Lucio stesso, il giorno in cui fu ordinato diacono permanente, da S.E. Mons. Salvatore Boccaccio, il 16 settembre 1995 nella chiesa parrocchiale di Mentana, quando per la prima volta celebrava insieme al parroco don Giuseppe e Calogero Fabio, per chi lo ricorda. Allorché don Giuseppe, durante l’omelia, gli diede la parola, disse tra l’altro: “Spero di portare avanti questo mio ministero sempre con il sorriso sulle labbra”.
Uno stile di vita particolare
Il suo diaconato va letto interamente in questa prospettiva. Ha svolto il suo ministero prevalentemente nell’ambito liturgico e catechetico, soprattutto con gli adulti per l’iniziazione cristiana, per il matrimonio, per la preparazione dei genitori al battesimo dei figli, per il catecumenato. Uno stile di vita che ha assunto nella vita di Lucio una forma del tutto particolare a partire dal momento in cui ha scoperto con entusiasmo la sua vocazione diaconale. Il suo servizio, che negli anni del ministero si è espresso nelle forme più varie e non scontate, ha sempre mostrato due caratteristiche che mi piace ricordare e che ne tratteggiano bene la personalità: l’esuberanza e la generosità. Creativo e fantasioso, era sempre pronto a immaginare qualcosa di nuovo, tanto che a volte ci si ritrovava impreparati di fronte alla sua vivace energia: lo spingeva il desiderio di far sentire a tutti la forza del Vangelo e la vicinanza della Chiesa. E insieme risultava evidente la sua generosità, la sua attenzione ai bisogni degli altri, la sua sollecita intraprendenza, la sua delicata sensibilità nei confronti di tutti, in particolare dei suoi confratelli diaconi della Diocesi Sabina. Punto di riferimento, per tutti, nella parrocchia di Mentana.
È stato animatore del servizio, ossia della diaconia della Chiesa non solo presso le comunità di Mentana, ma anche nell’ambito diocesano. Oltre al già ricordato don Vincenzo, è stato anche accanto ai parroci di Mentana, don Giuseppe prima e don Domenico poi, per ogni nodo e problema, consigliere attento, saggia guida, luce per chi chiedeva e desiderava un conforto. Sempre disponibile ad andare lì dove era richiesta la sua opera, quale essa fosse. Aveva un bel rapporto con il vescovo, con i preti e gli altri diaconi della diocesi di Sabina.
“Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio, in Sion “. Questa la sua militanza testimoniante, in parrocchia. Sempre canta le sue lodi! Con la forza del santo viaggio.
Un punto di riferimento per la comunità
La notizia della scomparsa del Diacono Lucio, ha provocato in tutti noi l’esperienza del vuoto e del disagio interiore, per il distacco di una persona cara a tutta la Comunità di Mentana, cui tutti abbiamo voluto un gran bene, per la perdita di un amico con cui molti di noi hanno condiviso un tratto di strada della vita segnato dal dolore e dalla gioia e per la scomparsa di un diacono fedele nell’appartenenza alla sua chiesa, nella missione a lui affidata e nel servizio a lui chiesto in vari ambiti. La liturgia esequiale si terrà martedì 4 gennaio 2022, alle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale di Mentana. Caro Diacono Lucio ora dal cielo continua a servire a pregare per noi e per la comunità di Mentana.

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