Guidonia: alcool e violenza in casa, 48enne allontanato dalla casa familiare

Nella giornata del 16 febbraio 2022, i poliziotti del Settore specializzato nella Violenza di Genere e Minori del Commissariato di Tivoli, coordinati dal pool “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno notificato al cittadino romeno S.V. di anni 48, pluripregiudicato e residente a Guidonia Montecelio la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con prescrizione aggiuntiva del divieto di avvicinamento alle sue vittime.
Tale provvedimento, richiesto dalla Procura della Repubblica di Tivoli, si è reso necessario poiché l’uomo
è gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti nei confronti della moglie e dei loro tre figli minori.
Negli anni di convivenza l’uomo aveva instaurato in casa un sistema di vita familiare doloroso e avvilente,
caratterizzato dall’abuso di alcool e dai violenti maltrattamenti nei confronti dei suoi familiari.
Per tale ragione già nei mesi precedenti era stato tratto in arresto in fragranza di reato dagli uomini del
Commissariato Tiburtino, ma successivamente il Tribunale aveva revocato l’efficacia del provvedimento
per decorso del tempo e in assenza di trasgressioni alla misura cautelare da parte dell’indagato. A seguito
di ricorso presentato dalla Procura di Tivoli al Tribunale per il Riesame la citata misura restrittiva è stata
ripristinata con provvedimento divenuto poi esecutivo in data 15 febbraio 2022.
Caso analogo si è concluso nella giornata del 22 febbraio, quando gli stessi poliziotti del Commissariato
di Tivoli, coordinati dal pool “Gruppo uno” della Procura tiburtina, hanno notificato l’ordinanza emessa
dal Giudice per le Indagini Preliminari di Tivoli della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai
luoghi abitualmente frequentati dalle parti offese, nei confronti di un cittadino italiano, F.C. di anni 47,
anch’esso responsabile del delitto di maltrattamenti nei confronti della sua ex convivente e dalla loro figlia
minore di anni 16.
L’uomo dovrà mantenersi ad una distanza di almeno un chilometro dalle vittime, che sarà monitorata
grazie all’applicazione del dispositivo elettronico di vigilanza, il cd. braccialetto elettronico.

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