
Fiano Romano è un Comune in provincia di Roma. Il nome potrebbe derivare da Fanum Feroniae, cioè dal tempio di Feronia. L’importanza di Fiano Romano è data anche dal sito archeologico nelle vicinanze, con la bellissima Villa dei Volusii, di cui abbiamo parlato in precedenza. Una delle curiosità da sapere è che da Fiano Romano arriva un personaggio noto nella storia. Scopri qui di chi si tratta!
Le origini di Fiano Romano

Come per molti comuni del Lazio, e in particolare dell’area Sabina, le origini di Fiano si collocano prima della fondazione di Roma, in questo caso grazie agli Etruschi, tra l’VIII e il VI sec a.C.
Fiano Romano apparteneva a Capena, il grande vero centro che tra V-VI secolo a.C. subisce gli attacchi dei Romani.
Interessati a queste ricchissime terre, i Romani vogliono prendersi la città etrusca.
Secondo alcuni studiosi tuttavia, non ci fu una vera e propria distruzione del Santuario, l’ipotesi a cui abbiamo accennato in un precedente articolo su Lucus Feroniae.
Si ritiene infatti che gli abitanti di Capena continuarono ad avere una certa indipendenza, pur sotto il dominio dei Romani.

Il Medioevo a Fiano Romano: tra i monaci di San Paolo e gli Orsini
Siamo nel Medioevo. Fiano Romano è diventata cristiana, e precisamente viene inclusa nella diocesi di Porto, controllata dai Monaci di San Paolo Fuori le Mura. In questo periodo troviamo Fiano citata per la prima volta nel diploma di Lotario I dell’anno 840 per l’abbazia di Farfa.
Anche nel 1081, una bolla di Papa Gregorio VII riconosce il “Castellum” Flaianum di proprietà del monastero di S. Paolo.
Le dispute tra i monaci di San Paolo e la famiglia degli Orsini, sono note: hanno a che fare anche con la costruzione della Mola Saracena.
Questa famiglia prenderà pian piano tutto il possedimento: in particolare tra il 1404 e il 1406, quando Paolo Orsini acquista per soli 1100 fiorini l’intera Fiano, sfruttando la sua parentela con l’abate di San Paolo Fuori le Mura.
Agli Orsini succedono i Colonna per breve tempo. Infatti, nel 1443 il territorio viene diviso tra il Monastero di San Paolo e ancora una volta gli Orsini, che rimangono fin oltre il 1489, con Niccolò III Orsini.

Museo di Palazzo Orsini, Pitigliano (GR)
Niccolò III Orsini e il castello ducale di Fiano Romano
Niccolò III Orsini è decisamente una figura importante a livello storico.
Fu al servizio di Firenze (da Lorenzo il Magnifico) e poi di Venezia. Era conte di Nola, Pitigliano e Savona.
A lui si deve la ristrutturazione del castello ducale progettato dal famoso architetto Giuliano da Sangallo.
Il castello è stato modificato più volte nel Medioevo. Nel 1493 Niccolò III Orsini fece aggiungere l’ala che prospetta Porta Capena. Il castello assume così un raffinato gusto rinascimentale.
Proprio in questa data (1493) abbiamo a Fiano tre personaggi storici rilevanti, che arrivano proprio per visitare il Palazzo, accolti da Niccolò: il papa Alessandro VI Borgia, il cardinale di Valencia (Cesare Borgia) e il cardinale Piccolomini (futuro papa Pio III).
Fiano appartenne agli Orsini fino al 1600.
Dopo una serie di passaggi di proprietà, papa Alessandro VIII regala Fiano a un suo nipote: Marco Ottoboni.
Per due secoli così, nessun cambiamento di proprietà.
L’epoca contemporanea e le rivolte contadine a Fiano Romano

Nel XIX secolo la famiglia Menotti eredita il Castello e i terreni, ma dopo la Grande Guerra, parte dei possedimenti passano agli ex combattenti.
In epoca fascista l’amministrazione delle terre fu affidata al conte Orsolini Cencelli, ma iniziò una disputa in quanto i fianesi richiedevano con forza la concessione di altre terre.
Le rivolte contadine sono un fenomeno esteso in Italia, agli inizi del Novecento.
A Fiano si ricordano soprattutto quelle del 24 agosto 1919, con invasioni delle terre incolte;
del 1920 quando il movimento dei contadini raggiunse la massima espansione, che continuò anche dopo il ventennio fascista.
Il 21 ottobre 1950 viene finalmente approvata la legge che “doveva rappresentare il primo passo verso la riforma agraria completa: a Fiano, stabiliti gli assegnatari delle terre e i lotti da distribuire, furono effettuati i sorteggi in una pubblica assemblea”.
Conoscevi già la storia di Fiano Romano?
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