
Il giorno 21 aprile al liceo scientifico G.Peano si è tenuto un convegno sul tema della prevenzione andrologica e del benessere sessuale dei giovani. L’idea è nata dai rappresentanti d’istituto, che, in collaborazione con la dirigente, il Rotary club Monterotondo-Mentana e l’ASL distretto Roma 5, hanno pensato di proporre questo tema per sensibilizzare gli studenti sia ragazze che ragazzi, sull’argomento, e per permettergli di avere risposte adeguate sulla loro salute a trecentosessanta gradi e senza taboo.

Dopo una breve presentazione della preside, il primo ad aver parlato è stato il dottor Antonino Crinò, presidente del Rotary club Monterotondo-Mentana e promotore del progetto, che ha presentato in generale gli obiettivi della loro associazione, il cui motto di quest’ anno è: “cambiare le vite”.
Successivamente è intervenuta la dottoressa Daniela Tranquilli, coordinatrice del progetto e moderatrice del convegno. Con la sua presentazione ha spiegato il principale motivo per cui è stato scelto questo tema: dopo aver svolto varie inchieste, infatti, è risultato che a seguito dell’abolizione della leva militare obbligatoria nel 2005 solo il 5% dei ragazzi a diciott’anni ha effettuato una visita andrologica e urologica, mentre alla stessa età già il 40% delle ragazze è andata dal ginecologo, principalmente per problemi legati alle mestruazioni e ai rapporti sessuali. Ha poi sottolineato l’importanza della prevenzione nell’età giovanile, e dell’ informazione che deve avvenire non tramite i social bensì dalla consulenza di esperti del settore.

Il tema delle malattie andrologiche è stato introdotto dal dottor Nicola Capozza, urologo pediatra, che ha parlato di varie patologie giovanili che, se individuate per tempo, sono facilmente curabili, tra cui: varicocele, fimosi, criptorchidismo e idrocele.
Nel caso in cui queste malattie vengano ignorate o trascurate, però, si potrebbe andare in contro alla comparsa di problemi nella futura vita sessuale del ragazzo, che potrebbero essere ulteriormente amplificati dall’abuso di droghe e alcool. Un altro argomento trattato è quello delle malattie sessualmente trasmissibili, HIV, HBV, HCV e Sifilide, di cui ci ha parlato la dottoressa Loredana Masi, ginecologa del distretto ASL Roma 5.

Durante il convegno è stato sottolineato come anche l’aspetto psicologico abbia la sua importanza nel trattamento delle malattie sessuali, e in generale nella crescita di noi giovani; a proposito di questa tematica abbiamo intervistato la dottoressa Roberta Ricci, psicologa e psicoterapeuta. Ci ha spiegato di come parlare dell’argomento della sessualità sia ancora imbarazzante per noi giovani, questo perché esso tratta dei cambiamenti improvvisi del nostro corpo e del modo in cui ci approcciamo ad esso. Per superare questo taboo è importante il dialogo sia in famiglia che con gli amici, dove però la tematica non deve diventare motivo di giudizio, emarginazione e comparazione con i coetanei.
Infine la dottoressa Anna Maria La Ricca, psicologa del distretto ASL Roma 5, ci ha parlato dei luoghi in cui trovare figure professionali che possano aiutare i ragazzi sia nella loro crescita che nell’ambito della sessualità: il consultorio, dove è garantito l’anonimato a partire dai quattordici anni, e lo sportello psicologico della scuola.
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