
A Mentana, città in provincia di Roma, è stata presentata la lastra marmorea restaurata, con dedica ad Adriano. – 30 aprile 2022
La storia di un ritrovamento
Dopo 21 anni la stele di Adriano, lastra marmorea risalente al II secolo d.C. e dedicata all’imperatore Adriano dalla Res Publica Nomentanorum, è tornata a casa!
Il recupero, frutto di un paziente, silenzioso e lungo lavoro di ricerca riporta nella nostra Città una delle testimonianze storiche più importanti e significative per il territorio.
L’epigrafe verrà sottoposta a lavori di restauro ed in seguito esposta stabilmente nel MuCaM.
Questo grande risultato è uno dei più importanti passi del percorso di valorizzazione e promozione della nostra storia passata, ottenuto grazie anche al rapporto di collaborazione con l’Istituto Autonomo Villa Adriana-Villa D’Este (VAVE). – La premessa (e promessa) del 16 febbraio, resa pubblica sul noto social network dal Comune di Mentana.
Fatti e non parole: presentazione della lastra marmorea presso il MuCaM
IO TORNO AL MUSEO 2: il nome del programma ricco di appuntamenti culturali ideato dal Comune di Mentana. Oggi, sabato 30 aprile 2022 alle ore 17.00, Marco Benedetti, Sindaco di Mentana, insieme all’assessore alla cultura di Mentana Barbara Bravi, Sara Paoli, direttrice del MuCaM e moderatrice dell’evento, Matteo Alesiani, consigliere comunale di Mentana, sono intervenuti alla presentazione insieme ad Andrea Bruciati, Direttore Istituto autonomo Villa Adriana e villa d’Este, Michele Speranza del Comando Carabinieri TPC, Lucio Bove, architetto dell’impresa di restauro Roberto Civetta.
A seguire visita guidata al museo a cura di Archeoclub d’Italia sede Mentana-Monterotondo con Tiziana Sgrulloni.










“Oggi è una giornata importantissima per la comunità, per capire quanto siano profonde le nostre radici, e quanto questo debba essere fondamentale per trovare valori ed obiettivi per la nostra comunità e la nostra vita”. – Apre così la serie di interventi il Sindaco di Mentana Marco Benedetti, alla presenza di numerose persone che hanno riempito la sala del MuCaM.
” L’idea che questa lastra sia qui, oggi, è fantastico. Quando ho letto la scritta iscrizione ” Noment… ” Mi sono emozionata ” continua Barbara Bravi, assessore alla Cultura di Mentana.
Centrale è l’intervento espositivo del consigliere Matteo Alesiani:
“ E’ un piacere presentare e fare un inquadramento sull’epopea del ritrovamento della lastra marmorea. Qui, un imperatore viene ringraziato da una comunità per il restauro di un foro. L’esercizio del potere era legato al carattere religioso, cosa che noi oggi non comprendiamo; prima l’autorità romana era legata al sovrannaturale. La comunità Romana si considerava un popolo Pio, e in questa pietas vedevano una qualità politica. La capacità di narrare le proprie origini e ricollegarle a un carattere divino. È stato quindi importante per noi ringraziare l’imperatore Adriano. Adriano prosegue l’opera di Augusto, non venne mai meno ai propri compiti: in primo luogo quello di riconoscere ai municipi come Nomentum i propri diritti. Quindi quando gli abitanti chiesero il restauro del tempio lui accettò. Il tempio della Bona Dea. È un appellativo, non un nome, è una delle poche divinità latine a non averlo. È un culto dedicato alle donne, che aveva due date: 3 dicembre, l’altra data è il primo maggio.
Non credo mai alle casualità e dunque oggi, 30 aprile, che siamo a un giorno dalla festa della Bona dea, restituiamo a Nomentum una testimonianza importante.
Questo è un primo passo di una serie di iniziative dell’amministrazione Benedetti per riscoprire la nostra identità. La presentazione del mosaico della Mezzaluna, la lastra marmorea dedicata ad Adriano, una settimana fa abbiamo iniziato il restauro della cisterna romana al Parco dei 5 pini .
Noi crediamo veramente nelle radici profonde di Nomentum e quindi la responsabilità delle istituzioni è quella di saper parlare con altri enti. Per anni non abbiamo potuto richiedere altri reperti musealizzati a Roma proprio perché non c’era un museo. Ora c’è il MuCaM.
Questa epigrafe era scomparsa e noi l’abbiamo recuperata grazie a un dialogo con l’istituto di Tivoli, il dott. Bruciati, e coinvolgendo il maresciallo Speranza.
Io nel 2019 mi sono chiesto dove fosse, poi con Sara Paoli siamo andati a Tivoli. L’abbiamo ricomposta con un lavoro certosino, e così ricomponiamo la nostra storia. Dobbiamo andarne fieri. Soprattutto oggi soprattutto qui al MuCam“.
Il Direttore Dott. Bruciati interviene, parlando della bellezza dei siti UNESCO di villa Adriana e Villa d’Este. ” Abbiamo sollecitato la ripresa culturale di Tivoli e pensato a una comunità che andasse oltre ai suoi confini. L’istituto di Tivoli è il sesto attrattore d’Italia, il programma di un museo espanso rientra nei nostri obiettivi. Abbiamo collaborato con il Comune di Ciciliano e oggi con Mentana, perché crediamo solo grazie alla costruzione di una rete è possibile andare oltre… Questa è una collaborazione doverosa“.
Interviene Michele Speranza, luogotenente comando TPC
“Tanti non sanno che esiste un comando di carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. Il risultato di oggi e la realizzazione di questo museo è anche frutto di tutte le componenti pagate al ministero. Tutti si sono adoperati per questo risultato.
Quotidianamente riceviamo segnalazioni. Noi in genere cerchiamo sempre di dare seguito. È facile comunicare con noi attraverso il nostro sito web. Il nostro punto di forza è lavorare con le soprintendenze quindi con i funzionari di zona. Se oggi questo museo è stato realizzato è anche merito del loro impegno”.
Interviene Lucio Bove, architetto che spiega il percorso della lastra prima della dispersione:” porto i saluti di Roberto Civetta, restauratore con cui lavoro. La lastra si trovava frammentata in 12 pezzi nei depositi di villa Adriana. Solo una volta trasportata qui a Mentana abbiamo potuto occuparci del restauro“.
Al termine degli interventi,
Il Sindaco di Mentana, alla presenza di tutti i partecipanti, ha tolto il drappo rosso che copriva la lastra, e a seguire degli applausi conclude Sara Paoli, direttrice del MuCaM:
“La lastra marmorea è importante perché ci permette di comprendere alcuni aspetti di Nomentum.
L’iscrizione è un ringraziamento degli abitanti di Nomentum nei confronti all’imperatore Adriano per restauri. Si trovava nel Tempio della Bona Dea e lo sappiamo perché lateralmente è riportata una piccola iscrizione riferita alla Bona Dea. Questa è anche un’indicazione di dove andare a collocare questa lastra: ci dice infatti che nel cuore di Nomentum, si trovava un tempio dedicato alla Bona Dea( a Casali di Mentana nella zona del Montedoro, Romitorio).
Grazie a questo possiamo anche capire la particolare devozione di Adriano nei confronti della divinità. Due foto del 1949 nella zona del Romitorio, dove si trovava Nomentum, ci permette di capire che vi erano dei muri, cioè quello che potrebbe essere un tempio. A fianco misero in bella mostra tutti gli elementi decorativi e architettonici trovati nello scavo. Alcuni di questi hanno iscrizioni riferiti alla dea. Molto probabilmente rapportabili a un pozzo, da mettere in relazione alla caratteristica salvifica della divinità.
In ultimo, l’iscrizione
Res Publica Nomentanorum, attesta la presenza di Nomentum e dunque della nostra città.
Chiude la bellissima giornata la visita guidata con Tiziana Sgrulloni, alla presenza di molti giovani e adulti.






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