
Si tratta certamente della chiesa più antica di Monterotondo (RM), almeno fra quelle pervenute fino ai nostri giorni: se non sai di che cosa sto parlando…questo articolo fa per te.
A Monterotondo sono presenti tante chiese. La chiesa di Santa Maria Maddalena ad esempio è molto nota anche per le pitture presenti all’interno. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Esiste tuttavia un’altra chiesa, non molto distante da quest’ultima, che racchiude al suo interno un raro esempio di monumento funerario: stiamo parlando della chiesa di Santa Maria delle Grazie e del monumento funerario di Giordano Orsini.
La struttura esiste almeno dal 1343. infatti in questa data risulta scritta nel registro di tutte le chiese sabine
Una delle ipotesi è che si tratta di un ex oratorio paleocristiano dedicato a Sant’Irene.
La chiesa si lega alle vicende degli Orsini, che si stabilirono a Monterotondo almeno dal 1286, data di costruzione del castello.
Se vuoi saperne di più leggi questo articolo!
Giacomo Orsini, nel 1448 fa costruire un convento annesso alla chiesa. L’edificio rimane in stato di abbandono già dopo un trentennio dalla sua costruzione.
La chiesa invece…
Continua ad essere aperta.
L’impianto è basilicale con una sola navata e otto cappelle laterali complessive. L’ultimo restauro della chiesa risale al 1933, invece il convento viene demolito e sostituito da un altro edificio civile.
La prima cappella di destra, detta “dei Martiri Fascisti”, era stata completamente raschiata e resa irriconoscibile in seguito alla caduta del Fascismo. Gli affreschi erano infatti del 1933!
Attualmente invece sull’altare c’è una Sacra Famiglia di Emilio Savonanzi, soprannominato il Reniano, un pittore barocco, attivo principalmente a Bologna e dintorni… si tratta infatti di una sua opera inedita del periodo romano!

IL MONUMENTO IMPORTANTE
In questa chiesa è presente una delle opere scultoree più importanti del Lazio: il monumento funebre di Giordano Orsini.
La commissiona il fratello, il cardinale Battista Orsini, in seguito della sua morte nel 1484. A realizzarla è forse il milanese Luigi Capponi.
Giordano muore nel palazzo del famoso Lorenzo il Magnifico infatti gli vennero tributate esequie solenni nella chiesa di San Lorenzo.
La particolarità dell’opera sta nel fatto che il defunto è rappresentato a cavallo e non, come di norma, disteso sul sarcofago.
Nel Lazio, esistono solo altri due esempi dello stesso genere:
la tomba del capitano Andrea Rido e la tomba di Roberto Malatesta.
E tu sei mai entrato in questa chiesa? sapevi delle opere al suo interno? Faccelo sapere nei commenti!
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