IL COLLEGAMENTO SOTTERRANEO AL COLOSSEO E IL LUDUS MAGNUS

Al Colosseo, all’inizio della visita nei sotterranei, ci si trova davanti l’estensione del corridoio centrale. È qui che, alle nostre spalle, possiamo trovare una porta chiusa. Quella porta oggi chiude un passaggio sotterraneo che collegava gli ambienti ipogei con quello che veniva chiamato Ludus magnus, la principale caserma gladiatoria esistente a Roma e nell’impero. Le rovine di una parte di quella struttura sono ancora oggi visibili all’inizio di via di S. Giovanni in Laterano.

In quella caserma moltissimi gladiatori allenavano, mangiavano, dormivano e si preparavano ai combattimenti da tenere al Colosseo. Quando i gladiatori alloggiati qui dovevano esibirsi nell’arena, entravano in questo passaggio chiuso dalla porta, attraversavano interamente tutti i sotterranei, risalivano in corrispondenza dell’ingresso riservato loro alla Porta Triumphalis e iniziavano la parata e la processione che precedeva i giochi.

Perché si volle costruire questo passaggio sotterraneo? Non sarebbe stato più semplice far passare i gladiatori da fuori? No, per una ragione precisa.

I Romani erano rimasti molto scossi dalla ribellione di Spartacus avvenuta nel 73 a.C. Egli infatti da semplice gladiatore divenne il capo di migliaia di ribelli che volevano opporsi al regime di Roma.

Fu proprio la mancanza di un’adeguata sorveglianza sui gladiatori a dare la possibilità a Spartacus di diventare, grazie anche alla sua preparazione militare e ad innate doti di coraggio, un pericolo per Roma. Proprio sulla base di questa esperienza i Romani rafforzarono molto nei secoli successivi le misure di sicurezza riguardanti i gladiatori.

Una di queste fu proprio quella di incanalarli quando entravano nel Colosseo in un passaggio sotterraneo da cui non si poteva fuggire e in cui non sarebbe stato possibile iniziare eventuali ribellioni.




Fonte: Mauro Poma. Alla scoperta del Colosseo. Tra mito e realtà. Edizioni Helicon

foto: Il Ludus Magnus, ricostruzione virtuale e stato attuale

Pubblicato da: Roma: capitale d’arte di bellezza e di cultura

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