
50 anni fa una scoperta eccezionale: i Bronzi di Riace!
Il 16 agosto 1972 Stefano Mariottini (un giovane sub dilettante romano) si immerse nel Mar Ionio a circa 200 metri dalle coste di Riace Marina e rinvenne a 8 metri di profondità le statue dei due guerrieri che sarebbero diventate famose come i Bronzi di Riace.
Risalenti probabilmente alla metà del V sec. a.C., si è supposto che i Bronzi fossero stati gettati in mare durante una burrasca per alleggerire la nave che li trasportava o che l’imbarcazione stessa fosse affondata con le statue.
Un primo restauro avvenne negli anni 1975-80 a Firenze, dove, oltre alla pulizia e alla conservazione delle superfici esterne, si cominciò a svuotarne l’interno dalla terra di fusione originaria.
I Bronzi di Riace sono alti 1,98 e 1,97 metri e pesano 160 kg.
Raffigurano un oplita (Bronzo A) e un re guerriero (Bronzo B).
Le due statue sono state certamente eseguite ad Argo, nel Peloponneso, come ha dimostrato l’esame delle terre di fusione, e per questo motivo, si ipotizza che abbia a che fare con il mito dei “Sette a Tebe“, narrato da molti poeti e tragediografi antichi.

Tratto da: Sei di Terracina se
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