
Mentana (RM), Domenica 2 ottobre 2022: una giornata ricchissima di emozioni grazie all’evento VINUM ET OLEUM, dedicato ai due prodotti più importanti del nostro territorio. Il vino e l’olio sono stati infatti protagonisti della prima e seconda parte dell’evento, nella mattina dalle ore 10.00 presso Palazzo Borghese con la partecipazione dell’Assessore alla Cultura di Mentana, Barbara Bravi e ai Giardini dell’Ara Ossario nel pomeriggio.
Le tradizioni di Mentana: l’olio

Grazie alla Fondazione EVOO SCHOOL ITALIA scopriamo diverse curiosità sull’olio, prodotto essenziale che veniva utilizzato molto anche in passato, dagli antichi grechi e romani ma non solo; era molto richiesto e commercializzato. Si è parlato delle anfore, del cimitero della anfore a Monte Testaccio, è stato mostrato l’antenato del frantoio. L’olio veniva contemplato dalla religione e dalla mitologia, nelle varie leggende greche e latine. Nell’antica Roma, chi produceva olio era ricchissimo.
L’olio era già categorizzato: olio pregiato, olio di media qualità e quello mediocre, per gli schiavi. Scopriamo quindi che in Italia esistono ben 500 tipologie diverse di olive, in confronto, la Spagna ed esempio, ne ha 200…
Per passare poi a considerare gli errori del passato: la modalità di coltura, l’utilizzo dei sacchi di juta, le olive ammassate sotto il sole nell’attesa della spremitura; nonché i 3 fattori che distruggono l’olio: calore, luce e ossigeno. Una vera e propria lezione dunque, a cui è seguita una degustazione di ben 5 oli diversi, per far capire al pubblico le varie differenze, rintracciabili esclusivamente dall’odore e dal gusto.
Le tradizioni di Mentana: il Vino

A seguire, la presentazione del libro di Martina Paolantoni, di Versi Di-Vini il vino nella Divina Commedia, ATILE Edizioni, 2022, per scoprire se Dante beveva vino, e se lo beveva buono. Sono stati dunque letti dei passi della divina commedia dove è presente la vite e il vino passando per l’inferno, il purgatorio e il paradiso, grazie le letture di Sandy Giuffrida. Alle letture, si alternavano pareri tecnici di esperti quali Gabriele Giacomozzi, dell’associazione italiana Sommelier, con delegazione AIS Associazione Italiana Sommelier, Maurizio Dattero (a.d. Di in-wine).
Insomma Dante beveva Vino?

Gabriele Giacomozzi ci da la risposta: Sì, aveva rapporti con le famiglie produttrici di vino migliori: Antinori, ad esempio. Ma scopriamo, grazie a Maurizio Dattero che…No! Non lo beveva buono, almeno considerando i parametri attuali: ad esempio, nelle botti rimaneva uno strato incrostato che veniva lasciato anche nelle annate successive, in quanto considerato un “arricchimento” per il nuovo vino. In realtà, questo comprometteva fortemente il prodotto! Scopriamo dunque che, con molta probabilità, se bevessimo un vino di allora (decisamente più acido ed arricchito di spezie per questo motivo) ci sentiremmo male…
Infatti, solo nel 1700 si comincia a parlare veramente di vinificazione. Oggi il processo di vinificazione inizia in vigna: raccolta manuale delle uve, raccolta e messa nelle cassette e portate nella cantina dove si procedeva con la pigiatura.
Per concludere la mattinata, un ricco aperitivo a Piazza Borghese ha deliziato tutti i partecipanti.

Un pomeriggio diverso: ShowCooking, laboratori e Stornellatori al Giardino dell’Ara Ossario

Il pomeriggio della stessa giornata ha visto l’arrivo di numerosi turisti dalle zone limitrofe e Roma, che hanno potuto visitare i musei del Polo Culturale Mentana (aperti tutto il giorno), ed esplorare il centro storico di Mentana.
Chi voleva, poteva fermarsi ai Giardini dell’Ara Ossario del MUGA (Museo Garibaldino): un pomeriggio in allegria nella splendida cornice del monumento garibaldino nel cuore di Mentana, dove si è concluso l’ evento vinum et oleum. Insieme alla cooperativa sociale Ricreazione, i bambini si sono divertiti a vendemmiare come da antichissima tradizione, pestando l’ uva a piedi nudi e spremendola poi nel torchio, mentre nell’ altro stand, allestito dall’ associazione culturale Rione 5 pini, hanno imparato ad impastare e preparare le famose ciammelle a cancellu, che sono poi state offerte a tutti i presenti.

La rassegna si è poi conclusa nel tardo pomeriggio con l’ esibizione canora de Gli Stornellatori, che hanno intrattenuto il pubblico con la loro folcloristica musica romanesca, coinvolgendo anche gli spettatori in simpatiche improvvisazioni. Una giornata all’ insegna della musica e della tradizione enogastronomica locale, resa ancora più piacevole da un sole ancora estivo che ha fatto la sua parte.

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