Monterotondo. Massimo Petrino, grande successo per “Tutti Aspettano Evelina”

Massimo Petrino, di Monterotondo, ha presentato la sua prima commedia al Teatro Molloy, dal titolo Tutti aspettano Evelina.

La commedia è andata in scena nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 dicembre 2022, alla presenza di molti spettatori.

Si tratta di una commedia in due atti che vede i protagonisti principali, Evelina (Sandy Giuffrida) e Marco (Valerio Torraca), intenti a sposarsi. A causa della loro scelta affrettata però, il padre di Marco, il signor Proietti (Massimo Petrino) esprime non pochi dissensi, soprattutto ripensando al rapporto con sua moglie. Tra notai, avvocati e ospiti d’onore, la situazione diventa esilarante ma anche condita di tanti insegnamenti.

Da parte del pubblico, oltre alla vasta partecipazione, c’è stato apprezzamento sincero: le varie scene facevano infatti riflettere su questioni quotidiane, attuali, ma anche paradossali e… allo stesso tempo divertire!

Nel cast teatrale: Massimo Petrino, Flavia De Marchi, Valerio Torraca, Giulia Savi, Fabio Serafini, Giorgio Pettè, Alessio Luzi, Sandy Giuffrida, Floriana Discornio, Maria Cervino.

Massimo Petrino, “un attore nato”

Massimo Petrino (“Sarto per signora”. Trani, 2021)

Massimo Petrino, “un attore nato”, è così che lo definiscono i suoi familiari. La sua professione è infatti tutt’altro che creativa: l’autista di autobus, nella città di Roma. Massimo però, trae spunto dalle vicende che connotano le sue giornate, piene di passeggeri di ogni tipo, di giorno ma soprattutto di notte.

“La sua personalità ha sempre trasformato le cene in famiglia in veri e propri momenti di divertimento e risate. Massimo riesce a raccontare gli episodi della sua vita quotidiana, interpretando i vari ruoli e ricreando dal nulla la scena. Inutile dire che per questo ci fa morire dalle risate”. – ci dice Sara Petrino, sua nipote, di Mentana.

Massimo aggiunge a tutto questo una passione innata per la lettura, per il cinema e i grandi autori. Ama scrivere ed ha una creatività particolare. Questa estate ha infatti vinto il primo premio al Concorso di scrittura Nomentum Asr, patrocinato dal comune di Mentana e organizzato da Writer Monkey, sfidando grandi professionisti.

La passione per il teatro e la scrittura

Alla fine dello spettacolo teatrale Tutti aspettano Evelina, incuriositi, abbiamo voluto fare a Massimo qualche domanda:

Massimo, complimenti davvero per il tuo percorso. Come hai iniziato con il teatro?

Quella del teatro o comunque della recitazione è una cosa a cui ho sempre pensato. Fin da piccolo.
Prima non c’era tutta questa cultura del teatro, nel senso che non c’erano scuole di teatro come ce ne sono oggi.
Poi un giorno, un mio collega e amico che coltiva la mia stessa passione, mi coinvolge in un progetto teatrale. Avrei dovuto fare una piccola parte con poche battute. Invece finii per fare una delle parti principali.

Da quel momento in poi non mi sono più fermato. Al teatro ho aggiunto un’altra mia passione che è quella della scrittura. Teatro e scrittura vogliono vanno molto d’accordo, quindi ho provato a scrivere commedie. Nelle commedie che mi piace scrivere ci deve essere sempre la risata, ma anche la riflessione. In generale amo raccontare storie di vita, amore, odio, tradimenti, amicizia.

L’idea della commedia “Tutti Aspettano Evelina”. Come nasce?

I personaggi ce li avevo tutti in mente, ma poi sono stato aiutato dagli attori che li rappresentavano. Ognuno di loro lo ha aggiunto qualcosa di loro. Il risultato è stato ottimo direi. Nasce spontaneamente, direi, come tutte le altre commedie che ho scritto: eh sì, perché ne ho scritte diverse, ma Tutti aspettano Evelina è la prima ad andare in scena.

Come è stato il percorso per arrivare al traguardo?

Per questa prima commedia scritta da me il percorso non è stato semplice. Un conto è scrivere, un conto è rappresentarlo. Curare la regia, i movimenti scenici, tutto in due mesi e mezzo. La difficoltà nel trovare alcuni personaggi, fino alla squadra definitiva;
poi c’è anche la parte burocratica, SIAE, permessi vari…

Hai già in mente altri progetti per il futuro?

Nel futuro vorrei continuare a fare teatro classico, ma anche commedie che scrivo io. Mi piacerebbe anche portare in scena un monologo brillante. Mi affascina il rapporto diretto con il pubblico. Guardarlo negli occhi mentre reciti. Vorrei proseguire su questa strada, insomma.

“Chi me lo fa fare?”. I saluti finali

“Abbiamo aspettato Evelina tutti insieme.
Ed è stata bella l’attesa.
Bello vedere il teatro sempre pieno e bello è stato sentirvi ridere.
La domanda che mi faccio ogni volta però è:
“chi me lo fa fare?”.
Chi me lo fa fare di non dormire la notte, di parlare per la maggior parte della giornata da solo, ripetendo una parte del copione che conosco a memoria e so già che tanto qualcosa dimenticherò. Chi me lo fa fare di costringere il mio cuore a fare gli straordinari, di soffrire di ipocondria nei giorni che precedono lo spettacolo, perché non succeda mai di beccarsi un mal di gola prima di andare in scena.
Poi però me ne faccio un’altra di domanda.
Potrei vivere senza tutto questo?
La risposta dentro di me la conosco molto bene, quindi continuerò a fare quello che mi piace, a sentirmi come nel romanzo di Alessandro Baricco, Novecento, colui che per primo vede l’America.
È una cosa difficile da spiegare. Però forse non ce n’è neanche tutto questo bisogno in realtà.
Al prossimo Sipario amici miei”.

Ed è con queste parole che Massimo ha salutato tutti, nel noto social network, a seguito delle due giornate impegnative che hanno visto gli attori felicissimi del successo riscontrato. Emozioni, lacrime e applausi a non finire anche a seguito dei ringraziamenti e dediche finali che Massimo ha dedicato alle persone che non hanno potuto assistere alla sua prima commedia: sua madre, Gina Tortella, venuta a mancare nel maggio 2021, il suo amico Gianni Della Bianca, e il regista cinematografico Maurizio Pradeaux, con il quale ha recitato nella sua prima commedia Nozze con fichi d’India.

IlTerritorio.net

Commenta per primo

Rispondi