
Sabato 28 gennaio, alle ore 16.00, presso la Biblioteca Comunale di Fonte Nuova, in Via Niccolò Machiavelli 1, Duska Bisconti e Fabio Matteo Maffei saranno protagonisti della performance teatrale “Amori miei” di Franco Piol, con le musiche originali eseguite alla chitarra da Lorenzo Sorgi, e la regia di Duska Bisconti.
“Leggere la Poesia di Franco Piol è sempre una piacevole sorpresa. I versi di “Amori miei” sono vitali, eleganti, curati; prendono alla gola e accarezzano cervello e cuore e, in questo tempo di “esercizi sterili” e di “buoni compitini”, Piol è un balsamo vero: andate a cercare i suoi “amori” e non ve ne pentirete” – dichiara Antonio Veneziani.
“Amori miei è quel grido di consapevolezza che diventa speranza; è l’hic et nunc dove si animano i personaggi da lui citati, diventando i soggetti della tematica del libro. Con una narrazione coinvolgente Piol ci fa considerare il mondo che ignoriamo, quello degli umili che socialmente non contano e che sono vulnerabili, quelli che non sono forti e vincenti, i personaggi sotto la cresta dell’onda, ovvero quelli che restano subalterni a chi governa, ma che non sono meno importanti perché ne sono il sostegno vitale, sono anche essi la storia, la nostra” – aggiunge Giovanni Lauricella.
“Franco Piol è poeta visivo… Racchiude in sé entrambe le istanze dell’ispirazione poetica: quella realistica che ambisce a imprigionare l’umano e il sociale in fotogrammi crudi e pungenti, senza compiacimenti lirici o retorici; quella evocativa, in cui la natura è filtrata dalla sensibilità idealizzante del poeta… Anche il linguaggio poetico è vario, adesso assume sonorità “antiche”, altre volte piega allo sperimentalismo jazz e cerca l’alterazione, l’asimmetria” – sottolinea Davide Misiano.
“Franco Piol, poeta d’impegno civile, cantore d’amore e “Amori miei” è un appassionante canzoniere il cui leitmotiv è un composito universo valoriale, rappresentato attraverso intriganti simbolismi sapientemente inseriti nella realtà più profonda, per arrivare alla vera essenza della vita” – le parole di Daniela Cecchini.
“Piol è multiforme, poliedrico, solare e cupo, pessimista e costruttore di baluardi di esistenza-resistenza. Il poliedrico Piol ci porta euforicamente fuori strada, per dirla con uno slogan del movimento sessantottino, ci conduce: ‘Contro i sensi vietati, verso le strade del possibile’. Contro i sensi vietati sia linguistici che politici e politicamente corretti”. Aggiungo che il libro oggetto di questo post è allo stesso tempo di impronta “classica” e di urgente attualità. Poiché il sentire citato nel titolo, l’universo complesso di quel mistero vitale e inesorabile, è espresso con schiettezza e sincerità, nella luce e nelle ombre, nella bellezza, nelle rughe e nelle cicatrici. La sincerità è sempre merce rara e coraggiosa. Tra le pagine dei libri e non solo.” – conclude Ivano Mugnaini.

Evento consigliato anche dalla redazione de ilterritorio.net
Commenta per primo