Discarica dell’Inviolata a Guidonia: l’attacco poetico – Intervista a Luca di Bianca

Di Veronica Evangelisti

Attacco Poetico è un flash mob di poesia organizzato dalla Nazionale Italiana Poeti di fronte alla discarica dell’Inviolata di Guidonia Montecelio. L’intervista di Veronica Evangelisti a uno degli organizzatori, Luca di Bianca.


Luca sei un uomo apparentemente ordinario che però convive e porta avanti un’importante vena artistica. Quanto è importante per te esprimerti attraverso la poesia?

La poesia e la scrittura sono una terapia necessaria per tutto ciò che vive all’interno di me e cerca di essere sublimato attraverso delle vie di fughe che io chiamo corridoi ascensionali perché mirano al cielo. La “parola” libera l’emozione fissandola per l’eternità. L’atto poetico per me è come una vampa viscerale che chiude le finestre della razionalità e fuggendo tiene per mano delle particelle emozionali che lasciano impronte d’inchiostro su comuni fogli bianchi.

Ho sempre scritto tutto quello che mi passava per la testa su fogli volanti che andavano persi, fino a quando il giorno del mio compleanno nel 2007 mi regalarono una Moleskine con una penna ed una dedica con scritto “da oggi in poi scrivi tutto qui”. E così è stato. Avrò comprato e scritto centinaia di Moleskine, da cui poi sono nati anche 4 opere tra poesia e narrativa e a breve la quinta.

Hai iniziato a lavorare giovanissimo in fabbrica, ma hai deciso di realizzare un percorso, la laurea. Quale è stata la motivazione che ti ha spinto oltre?

Ho finito il liceo con l’intenzione di voler continuare gli studi, ma volevo anche essere indipendente dal punto di vista economico. Alla fine ho scelto di andare a lavorare soprattutto per evitare di vivere di espedienti, togliermi da particolari situazioni e guadagnare attraverso un lavoro dipendente. Il lavoro in fabbrica ha chiaramente cambiato la mia esistenza, da giovane che vuole spaccare il mondo mi sono ritrovato sì con qualche soldo in tasca, ma quel tipo di lavoro andava ad eclissare la mia anima. Nella vita però l’infelicità può essere preziosa perché è proprio la ricerca della felicità che mi ha dato la forza di riprendere gli studi, laurearmi in lettere e filosofia e contemporaneamente scrivere ancora di più e viaggiare. Posso dire oramai che ho trovato un giusto bilanciamento tra ciò che mi fa guadagnare per vivere ovvero il lavoro, e ciò che nutre la mia anima ovvero la scrittura ed il viaggiare.

Oltre alla scrittura, la famiglia e il lavoro, porti avanti un progetto legato ai viaggi? Come è nato e quando hai capito che c’era la necessità di raccontarlo?

Il mio primo viaggio, inteso come esperienza di scoperta e non come vacanza, è stato nel 2006. Da lì non mi sono più fermato e ad oggi ho visitato 107 paesi sparsi in tutti i continenti. Sono diventato Tour Coordinator per diverse agenzie che organizzano viaggi alternativi in giro per il mondo e anche per mio conto; accompagno persone, curo l’itinerario ed i servizi. Riesco a conciliare il tutto con il lavoro che faccio grazie ai recuperi compensativi che ho con i turni di notte, in poche parole non riposo, lavoro, accumulo giorni di ferie, metto insieme le ferie e parto appena posso. Chiaramente il viaggio è uno stimolo maggiore per la scrittura dato che si viene a contatto con particolari realtà e proprio da qui che nascono la maggior parte dei miei racconti. Il mio penultimo libro si chiama “Calamite” ed il significato è proprio questo: riporto a casa attaccate alla mia anima tutte le esperienze che ho vissute e le trasformo in racconti completamente inventati ma ispirati ai luoghi visitati, storie portate dal viaggio. Viaggiare apre la mente e ti induce a pensare con la testa dell’altro fino a capire che non esiste nessun “altro” perché tutti gli abitanti di questo pianeta, insieme, siamo una cosa sola.

https://buildingproduction.net/

I tuoi libri e spettacoli permettono di fare del bene concretamente, infatti il ricavato va in beneficenza, me ne parli?

Molto spesso ai viaggi lego dei progetti di beneficenza. Tutto il guadagno dei miei libri viene utilizzato per sostenere delle missioni che faccio personalmente in campi profughi, orfanotrofi ed istituti di recupero in giro per il mondo e anche nel mio territorio. Faccio donazioni in denaro di persona e porto materiale sportivo, didattico, giocattoli e altri tipi di doni. Metto in scena inoltre i miei racconti in vari palcoscenici come teatri, scuole e diversi tipi di istituti, attraverso degli spettacoli di musica immagini e parole, con la proiezione dei miei scatti fotografici e l’aiuto di amici musicisti tra tutti il cantautore performer Frank Polucci. Raccontare, soprattutto ai bambini nelle scuole, crea consapevolezza e magari accende qualche scintilla nel cuore delle persone al punto da innescare quel meccanismo di solidarietà che potrà migliorare la nostra comunità di esseri viventi. Io ho iniziato a fare volontariato proprio vedendo un signore che lo faceva nel mio territorio e presso alcuni orfanotrofi in Etiopia e che per me è stato fonte di ispirazione e si chiama Franco Stragapede. Si impara per imitazione.

bambini che giocano e luca bianchi in luogo di volontariato

Sei un membro della nazionale poeti italiani, come è nato tutto e quale è il nesso tra il calcio e la poesia?

Faccio parte con orgoglio della Nazionale Italiana Poeti da novembre 2022. La NIP è un’associazione culturale sportiva senza scopi di lucro, composta da poeti italiani ed è stata fondata dal poeta Michele Gentile l’8 marzo del 2019; organizza e partecipa a partite con finalità esclusivamente solidali, per raccogliere fondi che vanno totalmente destinati in beneficenza. Vorrei riportare di seguito le parole dell’eterno mister Emiliano Scorzoni perché esprimono con chiarDiscezza il nostro pensiero e le nostre finalità: La poesia serve ad unire le persone. La poesia serve a far riflettere. La poesia è un sentimento. Ma per essere tutto questo la poesia deve stare fra la gente. Noi della Nazionale Italiana Poeti facciamo questo. Portiamo la poesia nei campi sportivi, nelle scuole e nelle periferie. Nelle piazze, nelle carceri e negli ospedali. Portiamo la poesia dovunque ci sia bisogno di speranza, di forza, di condivisione. Amiche poetesse, amici poeti, lasciate i salotti e le stanze piene di polvere. Uscite in strada, tra i vostri luoghi più cari e suonate, cantate, leggete poesia. Solo così la poesia potrà sul serio salvare il mondo.

Il 19 febbraio è una data importante, ci sarà Assalto Poetico davanti la discarica dell’Inviolata a Guidonia. Spiegami il perché e cosa prevede l’evento.

Attacco Poetico è un flash mob di poesia organizzato dalla Nazionale Italiana Poeti. Dalle 8 alle 19, tramite dirette facebook, la poesia unirà da nord a sud tutta l’Italia con interventi di 30 minuti a città. Ci sarà inoltre la partecipazione di Pola, Tirana e Budapest. Si leggeranno poesie dedicate soprattutto alla Giornata mondiale della Giustizia Sociale che cade il 20 febbraio. Insieme ad altri due poeti che fanno parte della Nip, Christian Ferrante e Luciano Censi, e ad altri poeti e poetesse del territorio con i quali condividiamo le passioni e la causa, leggeremo alle 10:30 di fronte alla discarica di Guidonia. La lettura verrà introdotta dall’immagine di un fotogramma del film di Pasolini “Mamma Roma” dove si vedono sullo sfondo i due colli che diedero il nome all’antica città preromana Corniculum (Montecelio e Montalbano), perché se osservati da Roma assumono la forma di due corni. Qui sorgeva la via Cornicolana e tutta l’area fa parte del Parco Regionale Archeologico Naturale dell’Inviolata. Oggi ai due colli se ne aggiunge un terzo fatto completamente di spazzatura infatti paradossalmente in questa stessa zona ora sorge la Discarica dell’Inviolata a significare che non sempre l’evoluzione della società dei consumi porta al miglioramento della vivibilità, anzi…

locandina attacco poetico discarica dell'inviolata
Veronica Evangelisti
Veronica Evangelisti

Scrittrice di Fonte Nuova (RM). Cura la Rubrica “Donne Fenice” progetto nato dall’omonimo libro di Veronica Evangelisti, pensato per raccontare la storia di donne che durante la loro vita si sono trovate a combattere con il fato ma che ne sono uscite vincitrici. Veronica racconta nella sua rubrica il concetto di resilienza al femminile. 

IlTerritorio.net

Vicende della discarica dell’inviolata, discarica dell’inviolata

Informazioni su Veronica Evangelisti 11 Articoli
Veronica Evangelisti, nata a Roma 08.10. 1983, diplomata all’ Istituto professionale Grafico Pubblicitario di Monterotondo. Le sue passioni sono l’arte, la lettura, la pittura, la cucina, la famiglia e camminare all’aria aperta, dove trova ispirazione per comporre poesie. Nel 2018 è uscito il suo primo romanzo, Un Posto per Victoria. Nel 2019 escono le raccolte di racconti in collaborazione con altri autori, Ombre e I colori dell’anima. Nel 2020 esce il suo secondo romanzo Donne Fenice. Sotto il lock down dovuto al Covid-19 è diventata socio fondatori e vice presidente dell’Associazione Progetto Arca, per l’eco sostenibilità e solidarietà del territorio e dell’ambiente. Insieme a Roberta Carnevaletti sua compagna dai tempi della scuola, si sta divertendo a creare un mondo da esplorare, anche per i piccoli lettori. “Questo nuovo mondo mi sta dando felicità.”

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