A Mentana nasce “Famiglie per le Famiglie” – Intervista all’Associazione Anfora

gruppo di persone fuori dall'edificio che sorridono

Ieri ho incontrato l’Associazione Anfora, con Antonio Oliverio, vicepresidente dell’organizzazione No Profit, insieme a tante famiglie: Sì, perché il progetto “FAMIGLIE PER LE FAMIGLIE”, che mi hanno presentato, nasce spontaneamente proprio da alcuni persone che hanno una cosa in comune: l’esperienza di avere un familiare con disabilità.

Venerdì 3 Marzo alle ore 16.00, a Mentana, in Via Antonio Moscatelli 284, è nato infatti un nuovo centro di ascolto, per dare voce ai cittadini con disabilità, grazie all’Associazione @nfora ets, che accoglierà le famiglie che necessitano di un sostegno in merito, per condividere le esperienze, ed ascoltare i bisogni altrui.

L’associazione, apartitica, e senza scopo di lucro dal 3 febbraio 2023, si mette a disposizione delle famiglie con disabilità, del territorio dei comuni di MonterotondoMentana e Fonte Nuova.

Chiunque può partecipare, incontrando l’associazione ogni venerdì dalle 16.00 alle 18.00 in via Moscatelli 284 a Mentana.

Ciao a tutti e tutte! Sono felice di essere qui e avere la possibilità di divulgare la vostra fantastica iniziativa.

Antonio, come nasce l’associazione ma soprattutto il progetto “Famiglie per le Famiglie”?

“Due anni fa ci siamo posti il problema di intercettare famiglie che sul territorio non hanno aiuto e non chiedono aiuto. Accettare un disabile in casa non è facile.

Tutti quanti noi ci siamo passati: sappiamo che per arrivare all’accettazione c’è bisogno di un percorso. Chiedere aiuto non è semplice.

Noi ci siamo messi in gioco: ci offriamo come tramite per le famiglie, tra le famiglie e le istituzioni.
La disabilità infatti, non colpisce solo il disabile ma tutta la famiglia.

Abbiamo deciso di mettere la nostra esperienza di vita al servizio delle altre persone che stanno vivendo la stessa situazione. Famiglie per le Famiglie” .

Qual è la vostra motivazione fondante?

Antonio Oliverio

“Il progetto Famiglie x le Famiglie nasce da un punto di vista umano ma anche economico. Far emergere la disabilità serve anche agli enti locali, perché le risorse arrivano solo in base ai numeri: quindi se emerge la disabilità, arrivano dei fondi.

Noi crediamo nella possibilità di offrire un servizio, e dunque direzionare questi fondi in maniera fruttuosa e funzionale: diverso da ciò che avviene con i vari bonus, che non offrono sostegno continuativo e concreto.

Quali obiettivi-battaglie avete in campo?

Una delle più importanti battaglie è sulla figura del Caregiver familiare, una figura ancora senza normativa adeguata. Nel 2021 la Regione Lazio ha fatto delle linee guida.

Quindi creando una sorta di albo, e con una scheda farsi conoscere presso il Comune: ma noi, sul nostro territorio (Monterotondo, Mentana, Fonte Nuova), di disabilità certificate ne abbiamo pochissime.

Un centinaio…e caregiver… solo 72. Questo dato non si deve alla poca presenza, effettiva, di disabili nel nostro territorio, ma alla scarsa informazione.

Il caregiver è colui che si occupa di un disabile, ma non solo: anche di un anziano. C’è una discrepanza di numeri.

Infatti il problema principale è che molte famiglie o persone, per tanti motivi diversi, non conoscono il mondo della disabilità per mancanza di tempo o difficoltà, o non lo riconoscono, per imbarazzo, vergogna e così via. Perché chiaramente non è facile.

Noi ci siamo rivolti ai Comuni per fare una campagna massiccia su questa cosa, perchè nel futuro la Regione Lazio farà qualcosa sicuramente. Finanzierà attività per il caregiver: ma se non emergono queste persone, non si muoverà mai nulla.

Il nostro obiettivo è dunque anche quello di rendere questa persona ufficiale, e parte integrante del nucleo familiare, partecipe del quadro di assistenza, non solo una figura accessoria.

Nel pratico: voi vi ponete come punto di congiunzione tra famiglie e istituzioni. Siete voi a svolgere le pratiche?

No, la nostra funzione è esclusivamente di guida, portiamo la nostra esperienza, informiamo, e dunque supportiamo chi è in difficoltà durante il percorso/iter burocratico, che come ricordiamo ha diverse fasi.

Infatti un familiare di un disabile vive delle “fasi”: ogni fase richiede un aiuto diverso: per esempio, quando il disabile è adulto viene lasciato praticamente solo.

Non ci sono sostegni, supporti, e questo è gravissimo. Noi non ci sostituiamo a nessuno, rispettiamo le istituzioni, ma siamo un valido sostegno per le persone che hanno paura, si sentono spaesate e sole, di fronte alle tante difficoltà che devono affrontare avendo un disabile in famiglia. Il fatto di non sentirci soli per noi è importante, ci aiuta a rafforzarci.

Nel nostro distretto sta avvenendo un cambio radicale: si sta passando dall’assistenzialismo puro all’accreditamento di servizi. Le famiglie non sono pronte a questo: siamo abituati a fare la domande e ricevere la risposta: tutto questo non ci sarà più.

Esisterà l’accreditamento dei servizi, l’iscrizione a un albo, la scelta delle cooperative, capire quali servizi sono idonei per una persona rispetto ad un’altra e così via. Le famiglie avranno dunque sempre più bisogno di supporto.

Accogliete solo famiglie che affrontano la disabilità, o anche persone esterne?

La nostra associazione conta attualmente 70 iscritti, e cresce. Si sono iscritte anche persone che semplicemente vogliono dare un aiuto, e che non hanno un disabile nel nucleo familiare. Questo per noi è tantissimo e molto bello. Desideriamo infatti crescere, attraverso vari incontri e momenti di confronto.

Vogliamo dunque canalizzare tutte le forze per non disperderle: crediamo che questo sia un vero e reale valore aggiunto per la comunità, per il nostro territorio.

Grazie a tutti i soci dell’Associazione Anfora di Monterotondo per aver condiviso questo momento! Un ringraziamento speciale anche al fotografo, Paolo Ruscitti, per le splendide foto.

Foto dell’evento:

Contatti:

Antonio Oliverio

https://www.facebook.com/anforaets

Anforaets@gmail.com

IlTerritorio.net

Sara Petrino
Sara Petrino

Storica dell’Arte, Responsabile dell’Archivio Storico Comunale di Mentana, Caporedattrice IlTerritorio.net



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