
A Castelchiodato, in provincia di Roma, ieri si è verificato un episodio di possibile truffa da parte di quattro persone che si presentavano come agenti porta a porta dell’Enel. Secondo quanto riportato, i quattro avevano con sé dei tesserini che riportavano il logo dell’azienda e citofonavano alle abitazioni, chiedendo se l’utente aveva il contatore nuovo.
La situazione ha insospettito alcuni residenti, che hanno notato come i quattro agenti parlavano molto velocemente e non facevano capire bene di cosa si trattasse.
Questo ha fatto pensare ad un tentativo di truffa ben organizzato e studiato nei dettagli. In generale, è sempre importante fare attenzione quando si ricevono visite da parte di estranei, soprattutto se si presentano come rappresentanti di aziende.
In questi casi è sempre consigliabile verificare l’identità dell’agente richiedendo la tessera identificativa e chiamando il servizio clienti dell’azienda per avere la conferma della visita. In questo modo si può evitare di cadere in trappole e di diventare vittime di raggiri.
In conclusione, l’episodio di Castelchiodato è un campanello d’allarme per tutti i cittadini, che devono essere sempre attenti e prudenti nei confronti di persone sconosciute che cercano di entrare nelle loro case. Solo così si può garantire la propria sicurezza e quella della propria famiglia.
Truffe Enel Energia porta a porta: come riconoscerle e difendersi
Con la scusa di entrare per verificare il contatore, confrontare dei dati sulla bolletta e firmare la conferma del loro passaggio, riescono a carpire i dati sensibili del titolare dei contratti di fornitura, facendo di tutto e di più per portare a casa il contratto.
La povera vittima scoprirà solamente con l’arrivo della prima bolletta che è stato cambiando fornitore e probabilmente non collegherà l’accaduto.
Negli ultimi anni si sono verificate numerose truffe porta a porta Enel Energia, ma anche di altri fornitori energetici come Eni, Acea, Edison e Iren, che hanno portato alla firma di contratti non richiesti e alla sottoscrizione di tariffe più alte. Questi fenomeni sono stati causati dalla spietata competizione tra i vari attori del mercato energetico, che ha portato alla nascita di società mediatrici che cercano di ottenere informazioni riguardo l’utenza del malcapitato per procedere a un cambio fornitore.
Per difendersi dalle truffe porta a porta, è importante capire come riconoscere un vero incaricato Enel da un falso incaricato Enel. Innanzitutto, un vero addetto Enel Energia deve mostrare un tesserino ufficiale rilasciato dallo stesso gestore, che attesti la sua vera professione. Sul tesserino devono essere riportati il nome e il cognome dell’addetto, oltre a un codice identificativo e il nome del fornitore di cui lo stesso è dipendente.
In caso contrario, è possibile richiedere un documento d’identità valido. Inoltre, è importante non permettere a tali malintenzionati di accedere al proprio contatore, che potrebbe fornire loro dati sensibili e importanti per la truffa.
Se si cade in una truffa porta a porta, è possibile rivolgersi al proprio fornitore di energia elettrica per richiedere la disdetta del contratto non richiesto, oppure rivolgersi all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico (ARERA) per presentare una denuncia.
Altre modalità di truffa Enel Energia possono essere rappresentate da bollette false, mail e telefonate fraudolente. In questi casi, è importante verificare sempre la veridicità delle comunicazioni ricevute e non fornire mai dati sensibili o effettuare pagamenti in modo non sicuro.
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