Una giornata di sole, sotto terra: visita alla Cisterna Romana di Marcellina (Grotte dei Vici)

Nella giornata di venerdì 21 aprile 2023 io e il mio collega Giorgio Moscatelli siamo stati a Marcellina, in provincia di Roma: dopo una serie di passaggi burocratici, ma soprattutto, dopo tanto aiuto da parte dei nostri amici del gruppo di Marcellina Passa e Cammina, siamo arrivati in un luogo totalmente nascosto, situato nel cuore di Marcellina.

Si tratta di un’antica cisterna romana, che nel corso dei secoli ha subito grossi cambiamenti soprattutto per quanto riguarda la destinazione d’uso; a questo si aggiungo lunghi periodi di stato di abbandono, in cui il sito archeologico, seppur recintato e salvaguardato dal punto di vista logistico, è stato lasciato così, in una dimensione atemporale e misteriosa.

Siamo arrivati a Marcellina alle 9.00 del mattino; qui abbiamo conosciuto Daniele Alessandrini e la sua squadra, giovani ragazzi appassionati e studiosi di arte e archeologia che da tempo si occupano attivamente e concretamente di valorizzare il territorio con attività di escursioni, vlog, racconti, ricognizioni e molto altro.

Un caffè al bar centrale e si parte alla volta della cisterna romana di Marcellina: ma…prima tappa, il Comune. L’amministrazione Comunale di Marcellina ci ha aperto le porte! Ed è subito felicità ed emozione: cosa troveremo?

La cisterna romana di Marcellina: Grotte dei Vici

Ci siamo trovati davanti un prato, con tante semicupole trasparenti in plastica: è questa l’area delle cisterna, collocata immediatamente al di sotto.
Con molta attenzione, scendiamo le scalette, non poco pericolanti… Ma: stupore immenso.

Il fascino del mistero, qualcuno direbbe: appena “discesi” nel sottosuolo, lo spazio si faceva diverso, il tempo si fermava. Siamo nella cisterna romana di Marcellina, anche denominata Grotte dei Vici: un luogo oggi buio, lugubre e affascinante al tempo stesso; sprazzi di luce arrivano dalle semicupole trasparenti soprastanti.

Situata alle pendici di monte Morra, la cisterna romana di Marcellina ha infatti una struttura rettangolare in opus caementicium (opera cementizia) quasi completamente ipogea, suddivisa in sei navate longitudinali coperte con volte a botte gettate su tavole e comunicanti per mezzo di dodici passaggi con arco a tutto sesto ricavati nei muri di spina.

La pianta è quella classica polinave che ripete tre volte lo schema più diffuso del serbatoio a due lunghe navate collegate da archetti su pilastri.  L’attribuzione della cisterna a questa villa, sicuramente a carattere residenziale o rustico-residenziale e alla quale l’acqua doveva giungere tramite tubazioni, è confermabile anche sulla base della tecnica muraria, costituita di piccoli elementi calcarei abbastanza omogenei in entrambi i siti, databile alla fine del II-inizi I sec. a.C.

Pianta della cisterna romana di Marcellina

Un luogo fatto di arcate, striature multicolore sulle pareti, create dall’acqua nel corso dei secoli; oggi, cumuli di terra e materiali di ogni tipo; la cisterna infatti, impiegata anche da privati, allevatori, gente comune, nel corso dei secoli ha cambiato numerose volte la sua destinazione d’uso…E questo, è il risultato.

Ed ecco che inizia la nostra impresa: filmare tutto, tra le luci delle torce dei nostri amici e una luce naturale che ci regala visioni fantastiche e grottesche, tra teschi di gatti e mucche, indumenti, e chi più ne ha… più ne metta.

Il video del nostro viaggio nel tempo arriverà a breve, e includerà anche altri luoghi di questo bellissimo paese della Sabina Laziale, Marcellina.

IlTerritorio.net

Sara Petrino Storica dell'arte

Sara Petrino

Dott.ssa in Storia dell’Arte | Content creator | Copywriter Freelance
Responsabile dell’Archivio storico comunale di Mentana, Caporedattrice IlTerritorio.net

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