La stazione di Tiburtina più green: ecco il nuovo progetto e come cambia la viabilità



L’autostazione Tibus di Roma si appresta a subire un importante restyling grazie a un nuovo progetto imponente del valore di 5 milioni di euro. Entro il 2026, l’autostazione si trasformerà completamente, offrendo una nuova e moderna infrastruttura che integrerà spazi verdi, aree pedonali e pannelli fotovoltaici per una produzione di energia sostenibile.

Denominato “Il bosco, la piazza, l’autobus e il treno”, il progetto è stato presentato presso gli uffici competenti dell’amministrazione capitolina per l’iter autorizzativo ed è interamente finanziato dalla società Tibus, senza spese per il Comune.

L’obiettivo principale del progetto è la riqualificazione dell’area dell’autostazione, valorizzando il territorio circostante e migliorando i servizi offerti. Dopo aver scartato l’ipotesi di spostare il terminal nel piazzale ovest, è stata elaborata una nuova visione “green” per trasformare radicalmente l’hub e integrarlo con il tessuto urbano, collegando i servizi di trasporto essenziali per la capitale.

Il progetto, sviluppato dagli architetti Pellegrini, Giannuzzi e Dessì, prevede una nuova viabilità che minimizzerà l’impatto sul quartiere. L’ingresso e l’uscita dei mezzi avverranno esclusivamente dalla via della stazione Tiburtina, lato Verano. Questa soluzione, supportata da uno studio trasportistico di fattibilità, permetterà una netta separazione tra la viabilità dell’autostazione e la nuova piazza pedonale alberata.

La riqualificazione includerà anche la creazione di nuove aree verdi destinate ai pedoni, che contribuiranno a creare una funzionale “piazza della stazione” come elemento rigenerante dell’ambiente urbano. Inoltre, è previsto un ampliamento di 2.800 metri quadrati dell’autostazione, oltre ai 7.700 metri quadrati esistenti, per una migliore gestione degli spazi di manovra e dei servizi per i viaggiatori.

Il piazzale dell’autostazione sarà ridisegnato con una nuova struttura spaziale in legno lamellare, che servirà da barriera architettonica per separare le nuove aree pedonali e verdi dalle zone di transito dei mezzi, riducendo l’impatto acustico e visivo. I pannelli fotovoltaici integrati forniranno energia sostenibile per coprire completamente il fabbisogno energetico dell’autostazione e ridistribuire l’eventuale surplus per i servizi tecnologici degli spazi pubblici adiacenti.

Sul lato sud, vicino a via della stazione Tiburtina, verrà realizzata una fascia alberata che fungerà da filtro verde per ridurre l’inquinamento proveniente dalla via Tiburtina. Inoltre, sono previsti miglioramenti degli spazi commerciali all’interno dell’hub, realizzati con tecnologie leggere e posizionati lungo i nuovi spazi pedonali, per rendere la nuova piazza ancora più vivace e funzionale. Queste attività commerciali, insieme ai servizi dell’autostazione, contribuiranno a garantire un maggiore controllo sociale del territorio, eliminando le zone degradate presenti attualmente nell’area.

Il progetto è il risultato di una sinergia attivata con i cittadini residenti. Infatti, si sono recepite le indicazioni di un’importante iniziativa promossa dai comitati di quartiere, che hanno raccolto ben 8.000 firme per richiedere la riqualificazione dell’area dopo la rimozione della Tangenziale Est.

Le opere saranno realizzate in due fasi. La prima fase, essenziale per il cambiamento radicale dell’uso e dell’immagine dell’area, potrebbe essere completata entro dicembre 2024, in tempo per accogliere i pellegrini che raggiungeranno Roma durante le celebrazioni del Giubileo nel 2025. La fase finale del progetto è programmata entro dicembre 2026.

Il presidente di Tibus, Giovanni Bianco, ha commentato l’importanza dell’autostazione come snodo centrale per il sistema di mobilità di Roma, affermando che il progetto di riqualificazione rappresenta uno strumento fondamentale per la rigenerazione dell’intero piazzale ovest. Sarà un beneficio per i residenti, con i quali si è sviluppata una collaborazione virtuosa negli ultimi anni, e per le migliaia di persone che transitano quotidianamente attraverso questo importante hub intermodale.

Tibus ha registrato un notevole successo negli ultimi quattro anni, diventando un crocevia nazionale e internazionale per i viaggi in autobus. Questo successo è dimostrato dai numeri e dal confronto con la vicina stazione Tiburtina, che non ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Tra le ragioni della preferenza dei passeggeri per i pullman, si trovano sicuramente i costi ridotti rispetto ai treni ad alta velocità e regionali.

Secondo i dati forniti da Tibus a RomaToday, nel 2019 sono partiti 121.264 autobus, ma nel 2020 a causa della pandemia la cifra si è contratta a 56.622. Nel 2021, con una graduale ripresa, si sono registrate 67.292 partenze. Nel primo semestre del 2022, le partenze sono state 48.201. Per quanto riguarda gli arrivi, nel 2019 si contano 74.765 arrivi nel periodo gennaio-settembre, mentre nel 2020 e nel 2021 si sono registrati rispettivamente 36.080 e 34.986 arrivi complessivi. Nel primo semestre del 2022, gli arrivi sono stati 33.785. In generale, prima della pandemia, il terminal gestiva oltre 8 milioni di passeggeri. Dopo la fase di rallentamento causata dalle restrizioni pandemica, il traffico è tornato a raggiungere circa l’85% dei volumi pre-pandemici tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023.





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