
Di che colore sono le nuvole?
Bene, questa domanda potrà sembrarvi banale ma la risposta che riceverete leggendo questo piccolo articolo, vi farà decisamente cambiare opinione.
Le nuvole, che un meteorologo serio dovrebbe chiamare nubi perché anche se il significano delle due parole è esattamente lo stesso dire nube fa più scienziato, sono formate da gocce d’acqua e/o cristalli di ghiaccio in sospensione.
In maniera molto semplice il vapore acqueo che è normalmente contenuto nell’atmosfera quando si raffredda “abbastanza” condensa, diventando nuovamente acqua liquida, le goccioline appunto, oppure, se la temperatura è sotto lo zero, cristalli di ghiaccio.
Questi banali passaggi di stato della preziosissima acqua, danno origine ad uno dei fenomeni più fantasiosi della natura… le nubi.
Batuffoli di cotone più o meno grandi dalle mille forme diverse tanto che, con un po’ di fantasia, in ogni nube si può trovare qualche somiglianza con animali, forme geometriche, piante, costruzioni, etc etc. Una variabilità di forme che hanno ispirato famosi aforismi come questo di Victor Hugo che è il mio preferito: “Niente cambia di forma come le rocce, se non le nuvole”. Questa fantastica variabilità ha anche qualche lato, negativo, diciamo così. Immaginate quanto sia stato complicato classificarle in maniera omogenea e, successivamente, riconoscerle.
Abbiamo chiaramente stabilito che la forma delle nubi è sempre diversa e, probabilmente, siamo anche convinti che perfino il loro colore lo sia altrettanto.
In fin dei conti le nubi che osserviamo vanno dal bianco al nero, passando per tutte le sfumature di grigio.

Più chiare, più scure; candide come la neve o nere come il carbone.
Ecco, tutti queste sfumature dipendono esclusivamente dalla prospettiva. Sono legate assolutamente al nostro punto di osservazione. Dipendono solamente dal fatto che le guardiamo dal basso.
Immaginate adesso di salire su un aereo e di guardarle dall’alto.
Sono sicuro che già solo questa frase vi abbia fatto pensare: “ahhh vero!”.
Ecco si, proprio così. Dall’alto le nubi sono tutte bianche. Dei meravigliosi cavolfiori bianchi, perché quello è il loro vero colore. Bianche perché l’acqua liquida o ghiacciata è bianca.
E quindi tutti quei colori scuri?
Sono semplicemente l’ombra che tutte le goccioline fanno sulla base della nube. Più sono abbondanti e/o grandi e meno luce passa o, per vederla dal lato opposto, più l’ombra che generano è intensa.
E tutte quelle sfumature di grigio?
Come dicevo sopra più goccioline ci sono più l’ombra è scura ed è questo il motivo per cui le nubi cariche di pioggia sono quelle più scure. Sono piene zeppe (ndr ero tentato di scrivere zuppe) di goccioline d’acqua grosse al punto che sono costrette a precipitare.
Le nubi temporalesche poi, arrivano ad avere la base praticamente nera perché hanno una notevole quantità d’acqua distribuita in uno spazio verticale molto ampio. Le nubi temporalesche sono infatti le nubi più “spesse” che ci siano e fanno passare davvero pochissima luce, creando ombre davvero inquietanti.
Insomma, tutto questo discorso per dirvi che quel che dal basso osservate è semplicemente una nube bianca… più o meno adombrata!

Stefano Battaglini
Meteorologo professionista specializzato in meteorologia aeronautica
Commenta per primo