
Il Museo Civico Archeologico “Rodolfo Lanciani” di Guidonia Montecelio, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Latino, sezione Cornicolana, ha ospitato l’evento: Il Racconto degli Dei – intorno alla Triade Capitolina – Ritratti ad encausto di Paolo Fundarò.

Davanti ad un attento e folto pubblico l’artista Fundarò ha descritto la tecnica dell’encausto come la tecnica della pittura a cera, un’antica procedura che si basava sull’uso di colori mescolati alla cera attraverso il calore. Questa sistema riusciva a dare una vivida lucentezza ai dipinti. Non ci sono nel mondo molte opere antiche realizzate in questo modo. Alcuni lavori sono arrivati fino a noi dall’antico Egitto, altri dalla Grecia e poi dai romani. Nel corso dei secoli la pittura cresce passando da quella elementare a linee semplici degli egizi e arriva a quella più definita dei romani passando per l’applicazione del chiaroscuro delle opere greche.

“Fondamentalmente le tecniche di pittura antiche sono quella della tempera, quella dell’affresco e quella dell’encausto”, ha spiegato Paolo Fundarò, “i supporti erano principalmente delle tavolette di legno, ma si dipingeva anche su muro, su stoffa e su pergamena, raramente su papiro. Molti di questi ritratti e dipinti sono ora conservati nei musei di Parigi, altri sono in Germania e in molti altri paesi europei.

La serata si è conclusa con intervento musicale eseguito da Miriam De Vero e Giannantonio Ippolito che si sono esibiti in alcuni brani medievali.
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