Rogo a Ciampino: emergenza ambientale per diossina e benzopirene elevati

Le analisi sulla qualità dell’aria a Ciampino continuano a far emergere preoccupanti dati riguardanti l’incendio scoppiato il 29 luglio presso l’impianto di stoccaggio e recupero di rifiuti non pericolosi di Ecologica 2000, alle porte di Roma, nei pressi delle frazioni di Cava dei Selci e Santa Maria delle Mole.

Le rilevazioni effettuate il 31 luglio hanno svelato che oltre alla presenza di diossina, nell’aria sono stati rilevati alti livelli di benzopirene, una pericolosa sostanza cancerogena. I dati condotti da Arpa Lazio mostrano che il livello di benzopirene è risultato essere 94 ng/m3, mentre il valore soglia consentito è di soli 1 ng/m3. La situazione della diossina è altrettanto allarmante, con una concentrazione di 37 pg/m3, molto superiore alla soglia suggerita dall’Oms che si attesta tra 0,1-0,3 pg/m3.

Le rilevazioni hanno avuto luogo proprio nell’area circostante l’incendio, dove i livelli di inquinanti risultano essere più elevati. Tuttavia, a circa 600 metri dal sito dell’incidente, Arpa ha posizionato un campionatore ad alto volume per ulteriori verifiche sulla presenza di altre sostanze inquinanti nell’aria, come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine. In questa zona, i livelli di diossina scendono a 3,3 pg/m3, mentre quelli di benzopirene a 0,3 ng/m3, segnalando ancora la presenza di tali sostanze ma a valori leggermente inferiori.

La situazione rimane critica, e le autorità stanno monitorando attentamente l’area per valutare gli effetti a lungo termine sulla salute dei cittadini e dell’ambiente circostante. Sono in corso interventi per contenere l’emergenza e proteggere la salute pubblica, mentre si cercano di identificare le cause scatenanti dell’incendio e del conseguente rilascio di sostanze tossiche nell’atmosfera.

Rogo a Ciampino: emergenza ambientale per diossina e benzopirene elevati

ilterritorio.net

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