Roma. I biscotti Gentilini saranno anche un gelato

Sicuramente uno dei ricordi alimentari più preziosi per molti è il caffellatte del mattino accompagnato da biscotti, alcuni li amano appena inzuppati, mentre altri li tuffano senza rimorsi. Per i Romani questo rituale probabilmente include i biscotti Gentilini, un’azienda storica che da generazioni fa parte del tessuto quotidiano della Capitale. Con una storia che abbraccia ben 133 anni, l’eredità di Gentilini scorre inarrestabile verso un futuro intriso di ambizioni.

In un’intervista recente il presidente e amministratore delegato di Gentilini ha rivelato entusiasmanti novità in arrivo. Ebbene sì, il protagonista sarà il gelato. Potreste già aver incrociato il “Osvego”, quel delizioso biscotto farcito al fiordilatte, magari concedendovi persino una golosa assaporata. Tuttavia, quella è stata solo un’anteprima. “Si è trattato di un piccolo esperimento effettuato durante la pandemia, in collaborazione con Algida”, spiega il presidente. “Ma ora è giunto il momento per un progetto su larga scala. Vorremmo anche stringere partenariati con le gelaterie artigianali che utilizzano i nostri biscotti per creare gusti unici. Una collaborazione stimolante.”

Questa notizia emana un senso di continuità con la visione dell’azienda, radicata nel suo territorio e dotata di un’intuizione acuta. Con estati sempre più torride, la domanda di prelibatezze ghiacciate è in costante aumento. Mentre a Roma, numerose gelaterie di alta qualità si dilettano a produrre squisiti gelati al biscotto, la famiglia Gentilini è ben preparata a cogliere le sfide. L’azienda punta a concentrarsi su prodotti dall’appeal internazionale per espandersi sui mercati esteri, nonostante le sfide legate all’incremento dei costi energetici – una questione di particolare rilevanza per un’azienda che opera nel settore dei prodotti da forno – e alle fluttuazioni delle materie prime (come uova, zucchero e cioccolato, quest’ultimo cruciale “per trasformare biscotti da colazione in prelibatezze da merenda o dolcetti”).

Oltre ai celebri biscotti, l’azienda sta rivolgendo l’attenzione a altre delizie italiane, come panettoni, amaretti e cantuccini. Attualmente, queste specialità costituiscono già il 5% del fatturato annuo di 30 milioni di euro, ma secondo Paolo Gentilini, il presidente, possono facilmente portare la quota al 10%. “Abbiamo una presenza consolidata in Nord e Sud America, come ad esempio in Brasile, e siamo anche presenti nel Regno Unito e in Sud Africa. L’obiettivo ora è sviluppare maggiormente il Nord America, il Regno Unito, la Svizzera e l’Austria”. Questa espansione richiede un potenziamento della produzione, in particolare per amaretti e cantuccini, che godono di una grande popolarità. E proprio per realizzare questo ambizioso piano, l’azienda sta investendo nell’acquisto di nuovi terreni nelle vicinanze di Tivoli.

L’eredità dei biscotti Gentilini si staglia come un racconto culinario intriso di tradizione e innovazione. La sua capacità di adattarsi ai gusti mutevoli dei consumatori e di ampliare la sua portata globale testimonia la resilienza di un marchio che ha affascinato palati per più di un secolo. E mentre il caffellatte con biscotti resta una dolce memoria di ieri, le nuove avventure dei Gentilini promettono di deliziare i nostri sensi per molti domani a venire.

Roma. I biscotti Gentilini saranno anche un gelato

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