Tivoli. Maltrattamenti e violenze di genere, arrestati due uomini

Nel rispetto dei diritti fondamentali degli indagati, presunti innocenti fino a una sentenza definitiva di colpevolezza, e nel rigoroso rispetto del diritto di cronaca, rendiamo noto che in data 16 settembre 2023, il Commissariato Distaccato di Tivoli, in stretta collaborazione con il “Gruppo uno” della Procura tiburtina, ha attuato una misura cautelare nei confronti del cittadino egiziano M.Y.A.A., 55 anni, consistente in arresti domiciliari con l’applicazione di un dispositivo di controllo elettronico, comunemente noto come “braccialetto elettronico”.

Il provvedimento, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica, è stato adottato in considerazione delle indagini in corso relative ai maltrattamenti inflitti all’interno del contesto familiare alla moglie del cittadino egiziano, una cittadina romena di 51 anni. È importante sottolineare che M.Y.A.A. era già soggetto a misure cautelari quali l’allontanamento dalla residenza familiare, il divieto di avvicinamento alla parte lesa con l’uso del “braccialetto elettronico” e il divieto di dimora nel comune di Guidonia Montecelio. Tuttavia, l’uomo ha persistito nel molesto comportamento tramite i social media, ha avvicinato ripetutamente la vittima e ha continuato a risiedere nel suddetto comune, ignorando completamente le restrizioni impostegli.

L’attenta attività investigativa svolta dagli agenti del Commissariato, che hanno monitorato costantemente le azioni dell’indagato, documentando le violazioni delle disposizioni in vigore e raccogliendo le segnalazioni della vittima, ha condotto all’emissione della misura cautelare da parte dell’Autorità Giudiziaria.

Il 19 settembre 2023, il Commissariato Distaccato di Tivoli, ancora sotto la coordinazione del “Gruppo uno” della Procura tiburtina, ha proceduto all’attuazione di un’altra misura cautelare nei confronti del cittadino italiano C.M.A., 36 anni, consistente in custodia cautelare in carcere. Questo provvedimento è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli su richiesta della Procura della Repubblica, ed è stato reso necessario dalle gravi e ripetute violenze fisiche e psicologiche perpetrate nei confronti della compagna e convivente, una cittadina italiana di 33 anni.

Secondo quanto stabilito dall’ordinanza del Giudice, tali condotte, sebbene realizzate in momenti differenti, presentano un legame di abitualità e rivelano un’intenzione criminosa unica volta a ledere l’integrità psicologica e morale della vittima, rendendo impossibile qualsiasi convivenza.

L’indagato ha sottoposto la compagna a violenze fisiche, continue vessazioni, minacce di morte e controllo costante, limitando le sue relazioni sociali e familiari. Nonostante gli interventi precedenti delle forze dell’ordine, la vittima aveva minimizzato le violenze subite per timore di ritorsioni, mantenendo una pericolosa dipendenza dal compagno. Solo grazie alla denuncia dei genitori, che avevano soccorso la figlia dopo un episodio di violenza, è stata in grado di rompere temporaneamente il legame e ottenere assistenza presso un centro antiviolenza.

Tuttavia, la donna è tornata a convivere con l’aggressore a causa della mancanza di un ambiente favorevole. Solo dopo un altro episodio di violenza avvenuto nell’agosto scorso e l’intervento della Polizia di Stato, la vittima ha finalmente presentato denuncia e ha trovato rifugio in una struttura protetta, con l’intenzione di porre fine definitivamente alla relazione.

Le indagini hanno fornito prove concrete e chiare contro l’indagato, dimostrando il pericolo di recidiva delle sue condotte criminali e il reale rischio per l’incolumità della vittima, incapace di resistere al suo aggressore a causa delle gravi violenze subite. Questo ha portato all’emissione della misura cautelare in carcere da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Tivoli.

L’obiettivo principale di queste misure cautelari è garantire la sicurezza e il benessere delle vittime, nonché consentire alle indagini di procedere in modo accurato e giusto.

Tivoli. Maltrattamenti e violenze di genere, arrestati due uomini

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