A Monterotondo è nubifragio di polemiche ma la parola d’ordine è prevenzione

E’ trascorso qualche giorno dal nubifragio abbattutosi su Monterotondo, ma le polemiche sono ancora vive, divise in un botta e risposta tra chi attacca a viso aperto le scelte dell’amministrazione comunale e chi la difende a spada tratta. Una sorta di tifo da stadio che certamente non è un bel vedere e non aiuta alla soluzione di problemi annosi che si trascinano nel tempo.

Sotto accusa è inevitabilmente finita la manutenzione stradale e del verde pubblico, principali imputati di allagamenti che certamente potevano essere di minore entità se si fosse fatto un lavoro ordinario di pulizia delle caditoie e potature di alberi ormai lasciati in stato di abbandono da troppi anni e forse non più compatibili con lo sviluppo urbano di Monterotondo.

Fermo restando che ci si è trovati innanzi ad un evento meteorico eccezionale, ritorna prepotente il concetto di prevenzione. Da parte del Sindaco Varone c’è stato l’annuncio della richiesta dello stato di calamità naturale, utilissima per ristorare chi ha avuto tanti danni e necessaria per prevenire simili accadimenti futuri. Tutti gli attori coinvolti, non solo a livello del Comune di Monterotondo, fanno oggi i conti con i cambiamenti climatici che vedono aumentare a dismisura gli eventi estremi, ragione in più è di per se sufficiente per puntare sulla prevenzione.

In questa specifica circostanza, tra l’altro, alla pioggia eccezionale si sono aggiunte fortissime raffiche di vento che hanno aggravato una già pesantissima situazione. A terra si è abbattuta una quantità di fogliame secco senza precedenza, fogliame che, inevitabilmente, ha creato pesanti ostruzione al normale deflusso dell’acqua piovana. Fortunatamente si contano danni a strutture ed abitazioni, ai quali, fortunatamente non si aggiungono incidenti alle persone.

L’auspicio è che questo ennesimo evento estremo sia da monito per il futuro e che ognuno, per quanto di competenza, possa fattivamente attivarsi per rendere quanto più possibile sicuro l’intero territorio.

A Monterotondo è nubifragio di polemiche ma la parola d’ordine è prevenzione.

Vito Palanga

ilterritorio.net

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Di origine salentina, nonostante la relativamente giovane età, mi cimento nel mondo del giornalismo sin da giovanissimo. Non ancora maggiorenne inizio una proficua collaborazione con un free press del basso Salento "Il Gallo", scrivendo negli anni per altre prestigiose testate come "La Gazzetta del Mezzogiorno", "Nuovo Quotidiano di Puglia", "Il Ticino" (testata di Pavia e Provincia). Sono iscritto all'albo dei giornalisti di Puglia dal Gennaio 2007, tessera 117789. Laureato in Scienze Politiche, sono attualmente impiegato in una Agenzia di Stato.

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