Il CineMancini di Monterotondo ha vissuto una serata indimenticabile in occasione della decima tappa del Monterotondo Film Festival, che ha registrato il tutto esaurito in pochi minuti. Ospite d’onore Carlo Verdone, accolto da due sale gremite e da un entusiasmo autentico.
Con la sua consueta ironia e delicatezza, il regista e attore ha ripercorso aneddoti della sua carriera, soffermandosi in particolare sulla genesi di Viaggi di Nozze, girato tra difficoltà fisiche e ispirazione creativa. Il pubblico, rapito dal suo racconto, ha seguito con attenzione anche le sue riflessioni sull’evoluzione dei “tipi umani”, sull’omologazione contemporanea e sul ruolo dell’osservazione nella costruzione delle storie.
Un incontro carico di emozioni e un premio speciale

L’incontro con Carlo Verdone non è stato soltanto una tappa del Monterotondo Film Festival, ma una vera immersione nel suo universo artistico e umano. L’attore e regista ha dialogato con il pubblico con una sincerità rara, alternando racconti divertenti a riflessioni profonde sulla sua carriera, sull’evoluzione del Paese e sul mestiere dell’osservare, che per lui resta un dovere morale. Le due sale del CineMancini hanno reagito con entusiasmo a ogni parola, tra risate spontanee, applausi caldi e momenti di commozione condivisa.
Particolarmente toccante è stata la consegna del Premio “Artista dei Sogni”, celebrata in un clima di affetto collettivo: un riconoscimento che sancisce il legame speciale tra Verdone e generazioni di spettatori che nei suoi personaggi hanno trovato ironia, malinconia, specchio e rifugio. La sua autoironia, i riferimenti alla lavorazione di Viaggi di Nozze, il racconto dell’Italia che cambia e quella malinconia che lui stesso definisce “poesia del quotidiano” hanno reso la serata unica, intensa e carica di gratitudine reciproca.
Una notte che ha trasformato il CineMancini in una piccola comunità di emozioni condivise, ricordandoci perché il cinema sa ancora unire, far sognare e far sentire a casa.


