Siamo stati all’Azienda Agricola, Associazione ed Ecovillaggio Antico Sentiero a Pareto (AL), una comunità di persone unite da uno spirito di condivisione e dal recupero dei valori di un tempo. Questo è un luogo dove si cerca di tornare a uno stile di vita a stretto contatto con la natura, utilizzando metodi completamente ecosostenibili per l’autosostentamento economico, alimentare e per tutti i bisogni essenziali dei suoi componenti.
Sebastiano, Pietro e Serena, i fondatori dell’Ecovillaggio Antico Sentiero di Pareto (AL), insieme a Massimiliano, ci rispondono ad alcune domande. Hanno fondato l’ecovillaggio quasi 8 anni fa e ci raccontano il percorso che li ha portati a creare questa realtà basata su autosufficienza, sostenibilità e comunità.
1. Com’è nato l’Ecovillaggio Antico Sentiero?
L’idea dell’ecovillaggio è nata in modo spontaneo, quasi per caso. Serena era incinta di Gaia e si è posta una domanda cruciale: “In che mondo voglio far crescere mia figlia?”. Da lì, è scaturita la necessità di creare un ambiente più sano e sostenibile per la sua famiglia. Ci siamo ispirati al modo di vivere dei nostri nonni, che si autoproducevano tutto e vivevano in armonia con la natura. È così che è nato l’Antico Sentiero, un nome che riflette la nostra scelta di fare un passo indietro rispetto al modo in cui il mondo moderno sta andando avanti, riscoprendo antiche tradizioni.
2. Quali sono le attività principali dell’Ecovillaggio Antico Sentiero e come coinvolgete altre persone?
Le nostre attività sono strettamente legate ai principi dell’ecovillaggio. Offriamo corsi tecnici e pratici per riscoprire e imparare l’autosufficienza, come la produzione di saponi naturali, l’agricoltura naturale, e altre competenze necessarie per vivere in modo sostenibile. Coinvolgiamo persone che condividono i nostri valori e che vogliono apprendere queste abilità. Collaboriamo anche con professionisti esterni e altre associazioni, perché crediamo molto nel condividere conoscenze e competenze, creando una rete intorno a noi.
3. Quali pratiche sostenibili adottate nella vita quotidiana dell’ecovillaggio Antico Sentiero?
Uno degli esempi più semplici ma efficaci è la produzione di saponi naturali. Utilizziamo ingredienti base come olio d’oliva e soda caustica per creare sapone di Marsiglia, e arricchiamo il prodotto con oli essenziali a piacere. Questo è un esempio di qualcosa che tutti potrebbero fare a casa con pochissime risorse. Oltre a ciò, ci impegniamo a ridurre i consumi inutili e a concentrarci su ciò che è realmente necessario, cercando di allontanarci dai bisogni indotti dalla società.
4. Cosa significa per voi il concetto di autosufficienza?
L’autosufficienza totale è quasi utopistica. Non si può pensare di escludere completamente certi servizi essenziali come la sanità o la mobilità. Quello che cerchiamo di fare è lavorare su noi stessi, per distinguere ciò di cui abbiamo veramente bisogno da ciò che ci viene imposto come necessario. Ad esempio, utilizziamo il Wi-Fi perché è utile, ma siamo consapevoli che non è ciò che ci arricchisce veramente come persone. Il vero lavoro è capire quali sono i bisogni reali e quali sono solo eccessi.
5. Come avete vissuto i primi mesi nell’ecovillaggio?
I primi due mesi sono stati un’esperienza intensa e pura. Non avevamo quasi nulla: un pannello solare per caricare un telefono e andavamo in paese a prendere l’acqua con delle taniche. Madre Natura gestiva le nostre giornate: facevamo legna, pulivamo e mangiavamo. Sono stati momenti di grande emozione che ci hanno fatto riflettere sulla semplicità e sull’essenza della vita.
6. Qual è il vostro rapporto con la vita precedente?
Sebastiano: “Io vado d’accordo con la mia vita di prima, perché mi ha fatto arrivare a quello che sono oggi.
Ho molta consapevolezza del fatto che se sono arrivato fin qui, non è perché la mia vita precedente fosse sbagliata. Amavo la vita che facevo, e la amo tuttora, forse ancora di più.”
Serena: “Anche io non posso lamentarmi. Avevo una casa, un lavoro fisso, una famiglia, amici. Era una bella vita, ma a un certo punto è diventata insostenibile. Il cambiamento è stato naturale e necessario”.
7. Quali sono le sfide per il futuro?
Il nostro obiettivo principale è far diventare l’ecovillaggio un centro di formazione per tutto ciò che riguarda l’autosufficienza e l’autoproduzione. Vogliamo anche espandere il concetto di comunità diffusa, dove famiglie e realtà affini possano scambiare risorse e competenze, creando un ecosistema di reti solidali basate su valori condivisi.
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