Aldo Cazzullo – Francesco il primo italiano

Francesco è il primo italiano anche perché, riscoprendo il creato, lodando la natura, parlando agli animali, proclamando che ogni cosa è nostra sorella, ha cambiato la nostra visione del mondo. E ha ispirato generazioni di artisti. Ha restituito vita all’arte. Ha indotto i pittori a sostituire il fondo oro con il paesaggio.
Francesco fu il primo, dopo Gesù, a insegnare agli uomini a essere umili perché potessero accorgersi di quanto fossero buoni. La povertà, l’amore, il rispetto degli altri, la sintonia con il creato, il considerare ogni creatura come sorella non sono atti contrari alla nostra natura; al contrario, le appartengono. Sono cose umane.
Ad ottocento anni dalla sua morte, San Francesco attira ancora l’attenzione di tante persone. Aldo Cazzullo ha dedicato al poverello di Assisi un bel libro, piacevole in quasi tutte le sue parti. Chiaramente per gli appassionati di San Francesco non è il miglior libro che sia mai stato scritto sul poverello di Assisi e l’opera di Cazzullo non aspira neanche ad esserlo; Cazzullo ci presenta la vita di San Francesco con chiarezza, semplicità, nel suo stile di scrittore e giornalista, sottolineando – come dice il sottotitolo – il fatto che Francesco sia il primo italiano, anche se di Italia ancora non si poteva parlare nel 1200.
Lo stesso autore appare affascinato dalla figura del santo, evidenziandone le qualità umane e spirituali: “Francesco era affascinante. Dotato di una forza inspiegabile, di un potere speciale sulle cose e sulle persone. Un fascino diverso dal senso di inesorabilità che viene dal carisma; semmai, un’energia che esprime fiducia e amore”.
Il testo parte da una considerazione originale: gli ultimi tre millenni sono stati caratterizzati da altrettante figure di spicco, Buddha, Gesù e San Francesco. Quest’ultimo con le sue parole e il suo esempio ha infiammato i cuori di tanti. Cazzullo ripercorre i momenti più importanti della vita di questo santo partendo dalla sua prima giovinezza, aspetto che non sempre viene messo in risalto. Vengono messe a confronto anche le varie biografie scritte da autori diversi e in momenti successivi alla morte del santo.
Aldo Cazzullo inquadra perfettamente San Francesco nel contesto storico, sociale e religioso del suo tempo; il lettore, al termine del libro, avrà un quadro chiaro e completo della figura umana e spirituale del poverello di Assisi. L’autore non tralascia, come nel suo stile, rapidi collegamenti anche al nostro tempo, rendendo la lettura scorrevole e gradevole.
Nell’ultima parte del libro – che francamente ho trovato meno interessante – Cazzullo ha voluto anche sottolineare i frutti del movimento francescano, evidenziando quante figure tra santi, uomini della politica, dell’arte, della cultura e dello sport si sentano ancora oggi ispirati dalla vita di questo santo.
“Francesco il primo italiano” è in ogni caso un ottimo libro. Cazzullo – come ha fatto con il suo precedente libro sull’Antico Testamento – offre al grande pubblico una riflessione completa e chiara di San Francesco. I numeri delle vendite evidenziano l’interesse dei lettori verso questi testi non solo per l’indiscussa bravura di Aldo Cazzullo, ma anche per le tematiche religiose. San Francesco resta uno dei grandi santi della Chiesa, amato da tutti, credenti e non, un uomo che ha saputo farsi conquistare dalla bellezza, che viveva il suo rapporto con Dio da penitente, con umiltà e servizio.

© Riproduzione riservata


