Nei primi nove mesi del 2025 sono stati 48 i pedoni morti nel Lazio, un numero che colloca la regione in cima alla triste classifica nazionale per decessi da investimento. Ben 26 delle vittime si registrano a Roma, di cui due soltanto negli ultimi sette giorni. Il dato emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Pedoni dell’Asaps, l’Associazione sostenitori e amici della polizia stradale.
Complessivamente, dal 1° gennaio al 30 settembre 2025, sono stati 301 i pedoni deceduti sulle strade italiane, un dato in lieve calo rispetto allo stesso periodo del 2024 (304 morti, -1%). Il bilancio è drammatico: 183 uomini e 124 donne hanno perso la vita camminando, e 149 di loro avevano più di 65 anni. In particolare, 130 vittime sono state investite mentre attraversavano sulle strisce pedonali, segno evidente di una persistente carenza di sicurezza per gli utenti più vulnerabili della strada.
Settembre è stato il mese più nero, con 56 decessi, seguito da gennaio (43), luglio e agosto (35), febbraio (31), giugno (31), marzo (32), maggio (22), aprile (19), e ottobre con 3 vittime registrate nei primi giorni.
Alle spalle del Lazio, nella classifica nazionale per numero di pedoni deceduti, seguono Lombardia (47), Emilia-Romagna (29), Sicilia (26), Campania e Piemonte (19), Veneto e Toscana (17), Liguria (16), Puglia (13), Calabria (12), Friuli Venezia Giulia e Sardegna (10), Marche, Umbria e Abruzzo (6), Trentino-Alto Adige (3), Basilicata (2), Valle d’Aosta (1). Il Molise è l’unica regione con zero decessi.
Da inizio anno, l’Osservatorio Asaps ha monitorato anche 22 episodi di pirateria stradale, con conducenti fuggiti dopo aver investito i pedoni. Due i casi solo nell’ultima settimana: uno a Castel Volturno, in provincia di Caserta, e uno a Terontola, nell’Aretino.
Un bilancio che accende i riflettori sulla necessità di maggiori interventi per la sicurezza stradale, soprattutto in una regione come il Lazio, dove l’alta densità urbana e il traffico cittadino rendono la convivenza tra veicoli e pedoni sempre più difficile e pericolosa.


