Stanziati 2,1 milioni per gli aiuti umanitari
La Regione Lazio ha dato il via libera definitivo allo stanziamento di 2,1 milioni di euro a favore della popolazione di Gaza e Cisgiordania, colpita duramente dalla crisi umanitaria in corso. La decisione è stata approvata dalla II Commissione Affari Europei, Internazionali e Cooperazione tra i popoli del Consiglio Regionale, completando così l’iter previsto dalla Legge Regionale n. 15 del 31 luglio 2025.
Una scelta bipartisan condivisa
La misura è nata durante l’assestamento di bilancio dello scorso luglio da una proposta congiunta delle opposizioni, subito sostenuta dal presidente Francesco Rocca, che ha deciso di raddoppiare la cifra inizialmente prevista. L’approvazione è arrivata all’unanimità, un segnale di compattezza politica e istituzionale.
“Ogni gesto conta – hanno dichiarato la presidente Emanuela Mari, il vicepresidente Michele Nicolai e la consigliera Maria Chiara Iannarelli –. La scelta del Lazio rappresenta un precedente virtuoso nel panorama delle regioni italiane. La Regione si conferma tra le prime in Italia a tradurre in azione concreta il principio della solidarietà internazionale. L’approvazione all’unanimità conferma la natura bipartisan dell’intervento: una risposta politica e morale che supera gli steccati ideologici di fronte all’emergenza umanitaria”.
La destinazione dei fondi
Dei 2,1 milioni di euro, 1,1 milioni saranno destinati all’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’acquisto e la distribuzione di presidi sanitari a Gaza. I restanti 1 milione finanzieranno interventi in Cisgiordania, con progetti che saranno definiti nei prossimi mesi in collaborazione con il Maeci (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e con organizzazioni umanitarie qualificate.
Il Lazio tra le prime regioni italiane
Con questa iniziativa, il Lazio si conferma tra le prime regioni italiane a muoversi concretamente sul fronte della solidarietà internazionale, offrendo sostegno immediato a popolazioni colpite da guerre e crisi umanitarie. Si tratta di un passo significativo che unisce politica, istituzioni e cittadini nella consapevolezza che interventi mirati possono fare la differenza in scenari di emergenza globale.


