Lazio: richiesta al Ministero per calamità sulla nocciola

La Regione Lazio chiede il riconoscimento della calamità

La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, ha approvato una delibera per chiedere al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste il riconoscimento di calamità naturale legata alla cascola anomala delle nocciole registrata nel 2025 nella provincia di Viterbo. Il provvedimento è stato presentato dall’assessore regionale all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare Giancarlo Righini e costituisce il passaggio necessario per attivare gli strumenti di sostegno previsti dalla normativa nazionale.

Secondo le verifiche tecniche dell’Area Decentrata Agricoltura di Viterbo, la situazione è definita particolarmente grave, con danni estesi e conseguenze significative sulla produzione locale.

Danni estesi, perdita media dell’80% e 160,8 milioni di euro stimati

La calamità ha interessato circa 28.000 ettari di superficie corilicola nell’intera provincia. Le analisi indicano una perdita media dell’80% della produzione ordinaria, con un valore economico complessivo stimato pari a 160,8 milioni di euro. Il fenomeno è attribuito alla combinazione di vari fattori climatici e biotici: gelate tardive, anomalie termiche, eccessi di pioggia, stress idrici e fitopatie che hanno compromesso l’allegagione e lo sviluppo dei frutti, includendo sia produzioni convenzionali sia biologiche.

Il riconoscimento ministeriale consentirebbe alle aziende agricole dell’area colpita di presentare domanda per accedere a contributi in conto capitale e agevolazioni previdenziali previste dal Fondo di solidarietà nazionale.

Le dichiarazioni dell’assessore Righini

Sull’intervento si è espresso l’assessore regionale Giancarlo Righini, sottolineando la centralità del settore: “La corilicoltura rappresenta una colonna portante dell’agricoltura laziale e in particolare dell’economia della Tuscia. I danni subiti nel 2025 dalle aziende della provincia di Viterbo hanno superato ampiamente il rischio ordinario d’impresa, mettendo in seria difficoltà centinaia di produttori.”

Proseguendo sul ruolo della Regione, Righini aggiunge: “Con questa deliberazione la Regione Lazio compie un passo fondamentale per consentire l’attivazione degli strumenti di sostegno previsti dalla normativa nazionale. Continueremo a lavorare con il Ministero affinché il riconoscimento dell’eccezionalità arrivi in tempi rapidi e le imprese possano ottenere il supporto necessario per superare questa fase critica e guardare con fiducia alla ripresa produttiva.”

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