Continua ad essere alta l’attenzione attorno alla possibile costruzione di un forno crematorio a Mentana. Continua l’opera di informazione e sensibilizzazione a cura del Comitato dei Cittadini, spontaneamente formatosi all’indomani della delibera del Consiglio Comunale che ha autorizzato l’avvio dell’impianto. Prossimo appuntamento è il dibattito pubblico di questo sabato, 13 aprile, ore 17.00, a Mentana, Palazzo Borghese, nell’Aula del Consiglio Comunale, al fine di fare il punto sull’evoluzione complessiva della situazione e programmare le azioni future. L’invito a partecipare è esteso a tutti i cittadini, ma anche e soprattutto ai Consiglieri Comunali che hanno espresso parere favorevole all’opera, affinchè possano spiegare, eventualmente, le ragioni che hanno portato al loro assenso.
Questo il quadro attuale di una situazione fluida ed in divenire, che coinvolge anche i comuni limitrofi e, per quanto di propria competenza, anche la Regione Lazio.
Cerchiamo ora di ricostruire i fatti sin qui succedutisi per dare un quadro complessivo di quanto risulta ad oggi, attraverso la puntuale ricostruzione pervenutaci dalle parole del Presidente del Comitato Dei Cittadini di Mentana “No Forno Crematorio”.
“Con l’approvazione della delibera n. 1 del 19 gennaio 2024 da parte del Consiglio Comunale di Mentana (RM), l’Amministrazione Benedetti ha approvato la fattibilità di una richiesta di partenariato pubblico-privato per l’affidamento in concessione della progettazione ed esecuzione dei lavori di realizzazione di Tempio (Forno) crematorio all’interno dell’area cimiteriale di Mentana centro.
Con la suddetta deliberazione comunale la cittadinanza è venuta a conoscenza del progetto di costruzione di un “Tempio” (forno) crematorio all’interno del cimitero di Mentana centro.
E’ interessante notare che citando, nell’atto deliberativo 1/2024, l’articolo 3 del D.Lgs 201/2023 con il quale si regolamenta il servizio pubblico locale, si dice di voler “rispondere alle esigenze della comunità e di soddisfare i suoi bisogni, nel principio di sussidiarietà e proporzionalità, in base a criteri di sviluppo sostenibile, assicurando la centralità del cittadino e la sua partecipazione attiva nell’organizzazione e nell’erogazione dei servizi”.
Purtroppo la scarsa trasparenza nell’iter di approvazione, fa pensare che gli stessi proponenti non siano poi convinti che si tratti di rispondere alle reali esigenze della comunità e di soddisfare i suoi bisogni. Infatti, i cittadini di Mentana hanno appreso del progetto solo quando l’iter burocratico ha reso necessaria la ratifica dell’assise pubblica, e anche allora solo grazie ad alcuni consiglieri di opposizione che hanno diffuso l’informazione.
La decisione ha lasciato sgomenti tantissimi cittadini di Mentana che si sono prontamente attivati per avere informazioni puntuali e dettagliate sulla potenziale pericolosità di simile impianto, in particolare se edificato in prossimità di abitazioni, scuole giardini pubblici ed attività agricole.
Dal Comune purtroppo un grande silenzio.
Ma la nascita di un Comitato “No forno crematorio a Mentana”, l’organizzazione di due assemblee pubbliche, la manifestazione sulle strade della città con due cortei dei cittadini, la raccolta di più di 5000 firme in pochi giorni contro la realizzazione del forno crematorio a Mentana, sono la chiara dimostrazione delle forti preoccupazioni che attraversano tutta la cittadinanza.
Quanto alla realizzazione di tale opera possa soddisfare i bisogni della comunità di Mentana osserviamo che nel progetto presentato dalla società “Silve S.p.A.” si prevede la cremazione dei defunti per un numero di circa 40 volte superiore a quella che potrebbe fornire il Comune di Mentana. La città si accollerebbe perciò un servizio per l’intera area metropolitana che, oltre ad impattare notevolmente sul tessuto urbano e ad aumentare il traffico, produrrebbe anche un potenziale impatto ambientale derivante dall’ emissione dei gas di combustione, nonché possibili ripercussioni sulla salute della popolazione residente.
A tal fine non dobbiamo dimenticare che:
tale impianto crematorio da realizzarsi, si inserisce in un territorio del Comune di Mentana già interessato da varie problematiche ambientali:
1) – criticità provenienti della vicina Guidonia, dove i cittadini combattono da tempo con emissioni fuori norma del cementificio, che ora lavora anche come inceneritore di rifiuti, e dall’emissione dannose provenienti dalla vicina discarica dell’Inviolata;
2) – dall’ulteriore inquinamento ambientale prodotto dall’autostrada A1 Firenze/Napoli che costeggia in nostro territorio comunale;
3) – dall’intenso traffico veicolare locale sia di via A. Moscatelli che dal tracciato viario Casali/Mentana.
4) -dal Report di Arpa Lazio aggiornato per la Valutazione della qualità dell’aria della Regione Lazio anno 2022, con il quale si riporta che Mentana, è uno dei cinque comuni dell’area di Roma che sforano i limiti del particolato PM10 previsti in tabella 7.2 pag. 65.
Certamente non siamo contro la pratica della cremazione ma:
siamo nel contempo consapevoli dalle evidenze scientifiche rese disponibili negli ultimi anni, che hanno di fatto, dimostrato come i crematori, compresi quelli dotati delle tecnologie più avanzate di abbattimento delle emissioni, inevitabilmente rilasciano nell’ambiente sostanze nocive e tossiche, dannose sia per la salute umana che per l’ecosistema circostante.
Desideriamo rimarcare a tal scopo:
che il Comune di Mentana è un luogo con un ricco patrimonio Archeologico: pensiamo alle numerose presenze archeologiche nella nostra campagna (ville, strade sculture ecc.); Ambientale: Mentana circondata da un paesaggio di verdi colline e perimetrata dalla presenza di due riserve naturali Nomentum e Gattaceca, non a caso un luogo scelto da Federico Zeri, eminente critico d’arte ed esteta, per costruivi la sua famosa villa.
Conserva inoltre, importanti memorie storiche, nello scenografico Borgo del centro storico, nel Museo Garibaldino e nei luoghi della battaglia del 1867 tra garibaldini e le truppe pontificie e francesi e inoltre nello stesso cimitero comunale è presente un importante monumento quale il “Mausoleo di Zwobada” che vedrà realizzato purtroppo, a poche decine di metri, un camino alto 14 metri per l’emissione dei fumi dal forno crematorio.
Come risposta a tutto ciò
il Consiglio Comunale con proprio atto n. 12 del 26/02/2024 respinge una mozione presentata da cinque consiglieri comunali dell’opposizione, finalizzata alla richiesta di revoca della delibera n. 1/2024 per la realizzazione del forno crematorio, ovviamente tale atto è stato una importante possibilità per l’Amministrazione comunale di porre fine alla vicenda.
A seguito del provvedimento consiliare suddetto e principalmente in risposta alla straordinaria partecipazione dei cittadini
La Regione Lazio ha espresso un proprio provvedimento – Legge n. 4 del 25 marzo 2024 – con il quale ha sancito una sospensione per 12 mesi degli iter in corso, in vista dell’approvazione di uno specifico “Piano di coordinamento per la realizzazione di nuovi crematori” di cui alla Legge n. 130/2001.
Delle vere e proprie linee di indirizzo e criteri tecnici-amministrativi per la realizzazione, anche in forma associata, dei crematori da parte dei comuni nella regione.
Il Comune di Monterotondo con un proprio atto del Consiglio Comunale in data 4 aprile 2024 esprime “forti perplessità e fondata preoccupazione circa l’ubicazione dell’impianto in questione nella zona attualmente individuata dal Comune di Mentana”;
Pertanto c’è da chiedersi oggi, perché l’Amministrazione comunale, è fortemente interessata alla realizzazione di un forno crematorio a Mentana?
Ecco perché sabato 13 aprile 2024 è stato organizzato un importante “Dibattito Pubblico” a seguito della “sospensione” regionale, presso l’aula – Consiglio Comunale di Palazzo Borghese in Mentana – dove sia i cittadini che i Consiglieri Comunali (favorevoli alla realizzazione del forno crematorio), sono invitati a partecipare ad un dibattito pubblico sull’argomento in questione”.

A cura di Vito Palanga


