
“Diamo voce ai ragazzi” è il concorso delle arti, realizzato dall’Atelier Koiné, che ha premiato i giovani talenti del Territorio di Fonte Nuova, Mentana e Monterotondo e anche i partecipanti della Calabria e la Sicilia. La premiazione è avvenuta il 13 maggio 2024, presso il Teatro Ramarini, e ha visto coinvolti i dirigenti degli Istituti Scolastici, Il Sindaco di Monterotondo Riccardo Varone, la presidentessa de La Lanterna di Diogene Caterina Simei, le organizzatrici Vanessa Palmigiani, coordinatrice del progetto nel Lazio e in Sicilia, e Véronique Viriglio dell’Ufficio Stampa.
Caterina Simei ha voluto riconoscere alle amministrazioni comunali e scolastiche, una targa di riconoscimento, simbolo del loro impegno e costanza, per ringraziarli dell’appoggio al progetto, sin dalla sua nascita. La premiazione è stata il finale di un lungo percorso, che ha avuto fin da subito l’obiettivo di mettere i ragazzi al centro di una serie di attività ed interventi basati sulle loro doti. Infatti, sono stati creati dei laboratori pomeridiani pensati per loro, che hanno permesso ai ragazzi di avere una continuità con la scuola, vedendola come un punto di aggregazione, facendo arte insieme, scoprendo nuovi accessi, nuove reti di amicizia, legami forti che è difficile sciogliere.
Il Sindaco Riccardo Varone è intervenuto sull’impresa portata avanti dall’Atelier Koinè e la Lanterna di Diogene, dicendo: “ Il progetto nazionale è stato di qualità per l’educazione e la promozione dei servizi sociali, per la progettualità educativa al livello nazionale, che si è concretizzata nel nostro territorio.” Il Primo Cittadino ha poi sottolineato che “L’Atelier Koiné ha offerto una grande ripartenza post Covid, per poter far crescere emotivamente e formalmente gli studenti.”
Di seguito ci sono state le premiazioni, alternate agli spettacoli dal vivo dei ragazzi. Una mattinata di grande intrattenimento, per i giovani partecipanti e le famiglie.
Vedere che finalmente tre Comuni fanno squadra insieme per le attività sociali del territorio, per entrare nelle famiglie, nelle scuole, creando aggregazione attraverso l’arte, è il segno che la ripartenza post Covid è stata concreta, fatta con il cuore e con la voglia di coinvolgere tutti gli studenti, dagli undici ai diciassette anni.

Abbiamo intervistato Vanessa Palmigiani, organizzatrice dell’evento.
Come nasce il progetto l’Atelier Koinè? A chi è rivolto, e quale è il suo obiettivo?
Vanessa Palmigiani: Il progetto L’Atelier Koinè è stato strutturato in risposta ad un bando Adolescenza, emanato da Impresa Sociale CON I BAMBINI nel 2016. È un progetto rivolto principalmente ad adolescenti compresi nella fascia d’età: 11-17 anni ed ha come finalità l’accoglienza, la formazione e l’orientamento scolastico dei giovani per prevenire e contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico e favorire la creazione di un welfare comunitario. Il titolo del progetto richiama l’idea di far convivere esperienze dei territori coinvolti in un atelier dove attori diversi della comunità educate si scambiano saperi e strategie, in una condivisione che ricorda l’antica “koinonia” ellenistica.
Quest’anno avete proposto un contest che ha premiato i ragazzi in varie categorie: narrativa, poesia, arte, fumetto, teatro, fotografia, cucito. Molti hanno partecipato attivamente, anche da diverse parti d’Italia. Quanto possono aiutare le arti nella formazione dei giovani ragazzi?
Vanessa Palmigiani: Il concorso Diamo Voce ai Ragazzi si inserisce a pieno titolo nel progetto, ed ha visto la partecipazione di 151 studenti provenienti dalle Regioni, ove il progetto si è realizzato: Lazio, Calabria e Sicilia. Ci sono arrivati contributi di grande spessore artistico nelle cinque categorie e questo testimonia quanto i ragazzi siano talentuosi e desiderosi di condividere con il mondo, la loro visione e creatività. Tutte le iniziative di progetto hanno costituito un’importante opportunità di crescita, di confronto, di nuove opportunità e prospettive.
Di Veronica Evangelisti


