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MONTEROTONDO – La Giornata per la vita organizzata dalla Diocesi Sabina

La forza della vita ci sorprende: la qualità della vita o vita di qualità“. Questo è il titolo della quarantaseiesima Giornata per la Vita organizzata dalla Diocesi Sabina e dal Centro di Aiuto alla Vita di Tor Lupara che si è tenuta domenica 4 febbraio al Centro Pastorale “San Martino” a Monterotondo.

Ascolto, accompagnamento, inclusione

Ad approfondire il tema è stato invitato il professor Antono Gerardo Fidalgo, ordinario di antropologia teologica presso l’Accademia Alfonsiana. “Ascoltare, accompagnare e sempre includere tutti“, ha sottolineato il prof. Fidalgo. “Questo è il nostro compito, evitando dinamiche estremiste di polarizzazione. Soprattutto sul tema della vita ci sono due rischi che dobbiamo superare: l’oggettivismo che diventa legalismo e rigorismo, e il soggettivismo, che diventa relativismo e lassismo. Invece siamo tutti invitati a seguire la via media, quella del bene possibile, rispettando sempre la centralità della persona umana e del suo valore incondizionato“.

Della vita bisogna prendersi cura sempre“, ha continuato Fidalgo, “non solo al suo inizio o alla sua fine, ma anche nel suo svolgimento. Dovremmo tutti superare l’individualismo e l’indifferenza che condizionano oggi le nostre relazioni umane. Anche perché questi due atteggiamenti hanno fatto diventare la nostra società molto violenta, sia nei rapporti che nelle strutture. Invece da tutti i discorsi sulla vita e da tutti i comportamenti relativi alla vita la violenza dovrebbe essere bandita per sempre. E’ necessario che tutti insieme riflettiamo realmente su quanto i nostri modi di dire e di fare siano non-violenti“.

Per primi noi nelle nostre comunità cristiane dobbiamo accettare la sfida dell’ascolto, dell’accompagnamento e dell’inclusione“, ha concluso il professor Fidalgo. “Solo facendoci guidare dallo Spirito di Dio e dalla prassi di Gesù potremo trovare il modo per farla diventare una realtà“.

Un nuovo Centro di Aiuto alla Vita a Villanova di Guidonia

La Giornata per la vita è stata anche l’occasione per evidenziare la nascita di un nuovo Centro di Aiuto alla Vita a Villanova di Guidonia. A darne l’annuncio è stata la presidente di Federvita Lazio, Maria Luisa D’Ubaldo: “Con questo Centro siamo arrivati a più di 35 sedi attive nel Lazio. In tutti questi Centri pratichiamo le tre “A” che da sempre professiamo: Accoglienza, Ascolto e Aiuto. Riusciamo in questo modo ad essere vicini a tutte le persone e le donne che si affacciano in cerca di un sostegno“.

La vita deve sempre vincere su tutto“, ha confermato Maria Mantegna, la responsabile del CAV di Torlupara. “Con il nostro Centro diamo sostegno alle donne da tutti i punti di vista per far capire loro in maniera concreta che non sono sole, ma che siamo pronti ad aiutarle a risolvere qualsiasi difficoltà stiano attraversando, per dare loro un futuro e una dignità nuova“.

Superiamo le visioni ideologiche

La Giornata si è conclusa con l’intervento del Vescovo della Diocesi Sabina, mons. Ernesto Mandara: “Una frase in particolare mi colpisce del messaggio dei Vescovi per questa Giornata per la vita: se si è capaci di superare le visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri. Questo semplicemente vuol dire che dobbiamo stare in contatto con la realtà, non esiste un mondo ideale, ne esiste solo uno reale“, ha ribadito il Vescovo.

Sono molto contento che stiamo man mano nella nostra Diocesi facendo sempre più attenzione alle tante situazioni di bisogno dove la vita è messa in pericolo. – ha concluso mons. Mandara – Sapete quanto per me sia importante il centro che stiamo realizzando a Monterotondo per accogliere le persone senza fissa dimora. E’ un modo dove, pur consapevoli dei limiti, cerchiamo di essere vicini a una realtà dove c’è un bisogno vero. Questo siamo chiamati a fare: guardare la realtà in cui ci troviamo e vederne i bisogni oggettivi e reali, per poi chiederci se riusciamo a dare risposte reali“.

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