Ancora non c’è un nome condiviso da tutta la coalizione, ma anche nel Centrodestra iniziano a registrarsi importanti novità. A rompere gli indugi è Simone Di Ventura, che, proprio come 5 anni fa, annuncia la sua candidatura a Sindaco di Monterotondo. L’Avvocato eretino è a capo della lista “Monterotondo Bene Comune” e nella consigliatura uscente è stato certamente un’oppositore energico della Giunta Varone, denunciando a più riprese le presunte incongruenze dell’attività amministrativa.
Il vero punto di domanda, quindi, sarà comprendere cosa faranno i “partiti tradizionali” della coalizione di Centrodestra. Confluiranno su questa candidatura o correranno divisi? Di Ventura 5 anni orsono contese a Varone la carica di Primo Cittadino sino all’ultimo voto, costringendolo ad un ballottaggio tirato. Lo scenario politico è profondamente mutato e, se all’epoca il partito forte era la Lega di Salvini, oggi lo è Fratelli d’Italia della Premier Meloni.
Tra i sostenitori del Centrodestra l’auspicio è sempre quello di correre uniti (le divisioni sono sempre uscite sconfitte pesantemente dalle urne) e giocare una partita aperta che possa rompere l’egemonia rossa che da sempre caratterizza Monterotondo.
In attesa di comporre il quadro delle candidature, ad alimentare i primi confronti di una lunga campagna elettorale è lo stesso Di Ventura che, in un pubblico manifesto, denuncia lo stato della Municipalizzata APM. mentre Capobianco, per il M5S, attacca direttamente il PD definendo gran parte dei volti cittadini “Dinosauri della Politica”, un incipit di un ulteriore manifesto che lascia poco spazio alle interpretazioni.
Per par condicio, nel mentre ci si accusa a colpi di manifesti, Varone continua a lavorare sottotraccia, occupandosi da un lato dell’attività amministrativa e dall’altro della stesura, insieme ai partiti ed al civismo che lo sostiene, della stesura del proprio programma elettorale.

A cura di Vito Palanga