Monterotondo. Sindaco denunciato dai Consiglieri Mirko De Dominicis e Simone Di Ventura

” DIFFAMAZIONE AGGRAVATA, DENUNCIATI IL SINDACO+ALTRI

Lo avevo annunciato, adesso con il collega consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mirko De Dominicis lo abbiamo fatto: presentando una denuncia querela per diffamazione aggravata a mezzo social nei confronti del sindaco di Monterotondo, Riccardo Varone, del responsabile/segretario del Partito democratico, degli autori di un manifesto affisso in città nei giorni scorsi, divulgatore dei medesimi contenuti diffamatori, firmato da «Sinistra per Monterotondo».

Da subito i contenuti del post pubblicati da Varone sulla pagina Facebook dedicata alla sua attività di sindaco ci sono apparsi lesivi nei confronti non solo nostri ma della comunità di cittadini che, liberamente e civilmente, manifestava il proprio dissenso contro un provvedimento ingiusto e discriminatorio come la tassa sui parcheggi introdotta dall’amministrazione di sinistra.

Dello stesso tenore diffamatorio, ci appariva il post pubblicato contestualmente sulla bacheca della pagina Facebook del Partito democratico di Monterotondo-Centro, al quale Varone risulta iscritto e nelle cui fila è stato eletto nelle ultime consultazioni elettorali.

Contenuti diffamatori in quanto relativi a fatti mai avvenuti, come le circostanze dell’occupazione violenta del Comune, o dei presunti assalti a una dipendente comunale e allo stesso sindaco, peraltro non presente a Palazzo Orsini la mattina della manifestazione.

Una sequela di menzogne finita sui social e rilanciata con le condivisioni da più soggetti, al pari del sindaco, chiamati ora a rispondere del reato per avere diffamato, tra gli altri, i due consiglieri di opposizione, presenti alla manifestazione ed estensori della denuncia querela.

Ritengo che artatamente, Varone e chi in rappresentanza del Partito democratico, abbiano malevolmente voluto confondere il sacrosanto diritto a manifestare dei cittadini, con la ricostruzione fittizia di una occupazione indebita e violenta del luogo dell’istituzione. Un atto che sono arrivati a definire perfino «squadrista e fascista » al solo scopo di macchiare la reputazione di due consiglieri comunali che pacificamente si erano uniti al dissenso dei cittadini.

Questa querela è la prova che non ci spaventano i vostri metodi prevaricatori, antidemocratici e violenti. Non potevamo tollerare che la distorsione della realtà venisse usata come clava politica per intimidire e tentare di silenziare l’opposizione e con essa centinaia di cittadini, di persone perbene. Monterotondo, la Monterotondo democratica che conosciamo, in cui svolgiamo il nostro ruolo ripudia il fascismo, ripudia la violenza. Per questo riteniamo giusto che le circostanze vengano chiarite nelle sedi opportune. Quelle giudiziaria”. – dichiara Simone di Ventura, alle ore 16.00 sul noto social network.

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