Una serata diffusa nei nidi e nelle scuole di Roma
Giovedì 11 dicembre 2025 si è svolta a Roma la Notte Bianca delle Fiabe, iniziativa promossa dall’Assessorato alla Scuola di Roma Capitale, che ha coinvolto 373 nidi e scuole dell’infanzia in tutta la città. Luci soffuse, catene luminose, soffitti di stelle e percorsi segnati da piccole luci hanno trasformato gli spazi educativi in ambienti suggestivi, capaci di accogliere bambini e genitori in un clima sospeso e carico di immaginazione, rendendo l’esperienza serale diversa dal consueto tempo scolastico.
La partecipazione del Municipio XIII
Nel Municipio XIII (Aurelio) la partecipazione è risultata particolarmente significativa. Numerosi nidi e scuole dell’infanzia hanno aderito all’iniziativa, confermando un forte coinvolgimento del territorio. Tra le strutture partecipanti figurano Orizzonte, Polo 06 Gianni Rodari, I Cuccioli, Albero d’Oro, Alfieri, Manetti, Cielo Stellato e Assonido, che hanno aperto le proprie porte alle famiglie per condividere un momento educativo fuori dagli schemi ordinari.
Letture, musica e scenari fantastici
Le educatrici e le insegnanti hanno curato letture dedicate, accompagnandole con musiche di sottofondo e allestimenti tematici pensati per stimolare l’ascolto e la partecipazione dei bambini. Gli ambienti sono stati trasformati in scenari fantastici, nei quali le storie hanno preso forma attraverso luci, suoni e oggetti simbolici, favorendo un’esperienza immersiva che ha coinvolto anche i genitori presenti.
Educazione e territorio al centro dell’iniziativa
La Notte Bianca delle Fiabe ha rappresentato anche un’occasione per rafforzare il legame tra i servizi educativi 0-6 e il territorio del Municipio XIII, mettendo in evidenza il lavoro quotidiano svolto nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali. L’iniziativa ha ricordato il valore della professionalità, della competenza pedagogica e della visione educativa delle educatrici e degli insegnanti di Roma Capitale, sottolineando come eventi di questo tipo possano contribuire a costruire comunità educanti più partecipate e consapevoli.


