Il percorso che parte da Poggio Mirteto
Il progetto educativo “Mangia Fuoco – sulle rotte del fuoco”, che ha preso avvio a Poggio Mirteto e si è concluso a Civitavecchia, ha permesso agli studenti degli istituti Tiberio e Federico di Svevia di Termoli di conquistare il Trofeo ITFF Scuola 2025 – Articolo 9 della Costituzione. La vittoria è arrivata con il corto “L’Isola che c’è”, riconosciuto per la sua capacità di valorizzare il rapporto tra cinema, fuoco e territori.
La giuria ha evidenziato come insegnanti e studenti abbiano saputo “trasformare l’uso del drone da strumento di guerra a mezzo di tutela e osservazione del territorio”, cogliendo appieno la prospettiva costituzionale sul paesaggio e l’ambiente.
La cerimonia di premiazione a Termoli
La cerimonia ufficiale si è svolta il 16 ottobre nella sala consiliare del Comune di Termoli, con la consegna del riconoscimento agli studenti dell’Istituto Tecnico Nautico “Tiberio”. Durante l’evento sono stati proiettati videomessaggi da diverse scuole italiane e da Sarba, in Libano, a dimostrazione della rete internazionale che il progetto sta costruendo.
Riti del fuoco come patrimonio culturale
Il percorso “Mangia Fuoco” mira a unire comunità locali e internazionali attraverso il linguaggio del cinema e i riti del fuoco, tradizioni che raccontano il legame profondo tra uomo, natura e spiritualità.
Secondo Nicola Frenza, presidente dell’Osservatorio molisano sulla legalità, “i riti del fuoco del Molise sono tra i più importanti. In questo territorio, su 136 comuni, ben 129 celebrano ancora oggi queste tradizioni. La ‘docciata’ è la più rappresentativa, ma non l’unica. Con questo progetto vogliamo creare una rete tra i territori che condividono le stesse radici, dalla bassa Sabina a Civitavecchia, fino a Sarba in Libano”.
Poggio Mirteto nel progetto
Il ruolo di Poggio Mirteto è stato centrale nella prima fase del percorso educativo, offrendo agli studenti un contatto diretto con i territori della Sabina, da sempre custodi di tradizioni legate al fuoco e alla ritualità collettiva. Questa esperienza ha contribuito a creare un ponte simbolico con altre comunità del Mediterraneo, mettendo al centro i valori di tutela ambientale, educazione e memoria culturale.
