Andrà in scena a Piazza San Giovanni, la prima marcia su Roma degli agricoltori a bordo dei loro trattori. Appuntamento a questo venerdì. Da giorni assediano pacificamente e senza causare alcun disagio i terreni adiacenti il Grande Raccordo Anulare ed ora sono pronti ad invadere le strade della Capitale.
Per la verità non saranno tanti i trattori a sfilare in centro, pare pochissime decine e circa 1500 manifestanti così come concordato con la Questura Capitolina (accordo tra l’altro che soddisfa tutte le parti in causa). Le aperture di Commissione Europea e soprattutto del Governo Italiano, lasciano spiragli di una quadra, anche se gli agricoltori sono già proiettati ad una manifestazione più grande e partecipata la prossima settimana (probabilmente nella giornata di giovedì 15 febbraio).
Punto di caduta sembra essere l’annullamento dell’Irpef agricola, se si andrà in tale direzione, probabilmente la protesta potrebbe anche rientrare. A livello Europeo, tuttavia, si chiede una verifica complessiva della PAC (politica agricola comunitaria), un passaggio sicuramente più complesso che richiede tempi lunghi e un accordo ampio tra i Paesi Membri.
Nel mentre, tuttavia, si sono ottenuti importanti risultati come l’eliminazione del comparto agricolo dai prossimi obiettivi climatici, anche perché, come da recenti notizie di cronaca, la protesta agricola sta interessando quasi tutti i Paesi Europei, dalla Spagna alla Romania.

A cura di Vito Palanga


