La storia di Giorgia Castagna è la storia di un legame profondo con la musica, nato in famiglia e cresciuto con lei negli anni anche dopo la diagnosi di sclerosi multipla, che l’ha spinta a ridefinire i suoi obiettivi senza mai perdere la connessione con il suo sogno. Giorgia Castagna ha raccontato a IlTerritorio.net del suo percorso, delle sue esperienze sul palco, dei suoi progetti con la band “Marshmallow Company” e dell’emozione di cantare per le strade di Roma.
Quand’è nata la tua passione per il canto?
“La mia passione è nata in tenera età quando, incantata, ascoltavo mio padre che si esercitava al pianoforte con Chopin, Schubert e Mozart. Spesso ci portava dischi di musica leggera meravigliosa e anche brani originali di musica russa di grande valore artistico e noi con mamma, che si muoveva magistralmente e con grande ritmo, si ballava molto“.
Ricordi qual è stata la tua prima esibizione davanti ad un pubblico?
“Credo che la mia prima esibizione risalga ai 10-12 anni, in un festival organizzato dalla colonia estiva in cui mi trovavo. In quell’occasione e in altre ho sempre vinto il primo premio o il secondo. Ricordo i miei genitori emozionati e mio padre in particolare praticamente sciolto in lacrime“.
Qualche tempo fa la diagnosi di sclerosi: quali sono state le ripercussioni sulla tua vita e sulla tua attività artistica?
“Sono ormai 5 anni che convivo con la sclerosi multipla. La diagnosi ha provocato un cambio repentino nella mia vita. Poco prima tenevo molti concerti e serate in locali, ristoranti (sempre pieni) o addirittura in alcune piazze di Montesacro, ma con la malattia sono stata costretta a ridisegnare i contorni dei miei obiettivi, così da renderli di nuovo accessibili nei miei sogni. Ho dovuto rimodulare tutto in un modo più realistico e alla portata e, nonostante gli insidiosissimi sintomi della patologia e gli effetti collaterali delle terapie, sono andata avanti mantenendo sempre una connessione con la musica e lo studio“.
Da qualche anno fai parte di un gruppetto molto affiatato: com’è cantare in una band?
“Sì! Da qualche anno, proprio a seguito della diagnosi di sclerosi multipla, faccio parte di un gruppetto di tre o quattro elementi che, a seconda delle opportunità, propone un repertorio pop comunque sempre variegato e accattivante. Ci chiamiamo i “Marshmallow Company”: attualmente siamo due voci, una chitarra, un basso e un elemento percussivo“.
Giorgia Castagna ha anche una licenza da artista di strada e ne fa un uso un po’ particolare… Parlacene
“Esatto! Ho un paio di licenze da artista di strada. In fondo, tra le altre cose, è sempre stato un sogno quello di poter cantare ciò che mi compete e mi va in giro per Roma, sui suoi ponti più belli, nelle ville, nelle piazze in altri siti di interesse come il Colosseo. Al momento, però, utilizzo le licenze solamente per provare dei brani nuovi“.
A breve tornerai a cantare in un evento che stai preparando: di cosa si tratta?
“Mi piacerebbe avere nel taschino una data, ma purtroppo ancora non ce l’ho. L’idea è quella di riproporre una serata dei “Marshmallow Company” nel locale che abbiamo battuto varie volte. Spero poi di poter suonare presto con un musicista jazz molto esperto, grazie al quale sto scoprendo un mondo affascinante e formativo pur mantenendo intatta la mia anima pop/rock e ispanoamericana“.
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