Le vacanze estive sono già alle spalle e l’Italia intera si prepara al ritorno alla normalità. Che si sia scelto il mare con le sue giornate scandite da ombrelloni e infradito, o la montagna tra sentieri e scarponi, il rientro ha sempre lo stesso sapore: un misto di malinconia e di ritrovata energia.
Il ritorno dalle ferie estive è un passaggio inevitabile: un po’ come quando finisce la serie tv che stavi guardando e ti accorgi che la vita vera non ha lo stesso ritmo di Netflix.
Chi è stato al mare si trova improvvisamente orfano del rumore delle onde e del profumo della crema solare; chi ha respirato l’aria fresca dei boschi deve sostituirla con quella, meno poetica, dell’ufficio o dei mezzi pubblici. La sveglia, dopo settimane di libertà, torna a essere il nemico più ostinato: un passaggio che psicologi e coach definiscono “fase critica” del rientro.
E poi?! Un altro classico! Quel fenomeno trasversale che unisce viaggiatori di spiaggia e di montagna: la valigia. Qualcuno la svuota subito, altri la lasciano in un angolo, come se fosse un ultimo avamposto dell’estate. La sabbia che spunta dalle borse o le cartine stropicciate delle escursioni diventano piccoli souvenir non ufficiali che ci accompagnano per giorni.
Nonostante la nostalgia, il rientro porta con sé anche un lato positivo: il recupero di abitudini rassicuranti. Tornano i caffè con i colleghi, le chiacchiere in pausa pranzo e persino il piacere di raccontare le proprie avventure. La montagna diventa racconto di panorami mozzafiato e cime conquistate, il mare di tramonti e tuffi memorabili e, perché no, nuotate con i delfini. In fondo, condividere la vacanza è quasi un modo per prolungarla.
Gli esperti consigliano di non rientrare di colpo nella routine: concedersi piccoli momenti “fuori porta” anche durante la settimana, programmare già un weekend breve o semplicemente mantenere qualche abitudine estiva – un aperitivo all’aperto, una passeggiata serale, un libro iniziato in vacanza. Così il passaggio diventa meno brusco e, anzi, può trasformarsi in una spinta per affrontare l’autunno con più leggerezza.
Che sia mare o montagna, ogni vacanza lascia tracce che vanno oltre la tintarella o il fiato corto delle salite. Il rientro non è solo la fine di un capitolo, ma anche l’occasione per scriverne uno nuovo, con dentro un po’ di quella leggerezza che l’estate ci ha regalato.
Perché sì, l’estate finisce… ma con un po’ di fantasia, possiamo tenerci stretti almeno il suo spirito.
A cura di Vincenzo Ceravolo



