Roma resta la provincia con più vittime
La provincia di Roma continua a guidare le statistiche sulla sicurezza stradale. Nel 2024 si sono verificati 17.091 incidenti, con un bilancio di 196 morti e 21.621 feriti. È un numero che, sebbene in lieve riduzione rispetto al 2023, conferma la Capitale come uno dei territori più esposti a livello nazionale. La densità abitativa, il traffico intenso e l’uso massiccio dei mezzi di trasporto rendono Roma un punto critico, con un’incidenza che pesa in modo determinante sul dato regionale complessivo.
Il primato negativo riguarda soprattutto i pedoni. Nella sola provincia di Roma si contano 65 vittime a piedi, il numero più alto in Italia. È un dato che richiama l’attenzione sul tema della sicurezza degli attraversamenti pedonali e sulla necessità di interventi strutturali e di prevenzione.
Il quadro del Lazio: oltre 21mila incidenti e 319 morti
Se allarghiamo lo sguardo al Lazio, i numeri restano preoccupanti. Nel 2024 sono stati registrati 21.240 incidenti stradali, con 319 morti e 27.694 feriti. Oltre a Roma, che rappresenta la parte più consistente del fenomeno, si segnalano Latina con 1.853 incidenti e 55 vittime, Frosinone con 1.178 incidenti e 32 morti, Viterbo con 775 incidenti e 21 decessi e infine Rieti, la provincia meno colpita, con 343 incidenti e 15 vittime.
Il confronto con l’anno precedente mostra una riduzione significativa: il Lazio ha visto diminuire di 27 unità il numero dei decessi, collocandosi tra le regioni con la flessione più marcata a livello nazionale. Un segnale incoraggiante, ma che non può far dimenticare la gravità del bilancio complessivo.
Italia: più incidenti ma meno morti rispetto al passato
A livello nazionale, nel 2024 si sono registrati 173.364 incidenti con lesioni a persone, che hanno causato 3.030 morti e 233.853 feriti. Rispetto al 2019, anno scelto dall’Unione Europea come riferimento per il dimezzamento delle vittime entro il 2030, la riduzione è stata del 4,5%, ancora troppo contenuta per raggiungere l’obiettivo europeo.
Il Lazio e in particolare Roma continuano a incidere in modo significativo su questo quadro. La Capitale da sola rappresenta oltre la metà degli incidenti regionali e quasi duecento morti in un solo anno. Nonostante il calo rispetto al 2023, resta evidente l’urgenza di investire in prevenzione, controlli e infrastrutture più sicure, per ridurre un fenomeno che continua a pesare in termini di vite umane e costi sociali.
