Un primato mondiale per la sanità italiana
È stato eseguito a Roma, presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant’Andrea, il primo trapianto al mondo di arteria polmonare su una paziente affetta da tumore del polmone sinistro infiltrante l’arteria polmonare. L’intervento, di straordinaria complessità, è stato realizzato il 17 luglio 2025 da un’équipe multidisciplinare guidata dal professor Erino A. Rendina, direttore della Chirurgia toracica del Sant’Andrea e preside della Facoltà di Medicina e Psicologia della Sapienza Università di Roma, con la collaborazione delle chirurche Cecilia Menna e Beatrice Trabalza Marinucci.
Il trapianto, autorizzato dal Centro Nazionale Trapianti, rappresenta un traguardo storico per la medicina mondiale e per la sanità pubblica italiana. È stato possibile grazie all’utilizzo di un segmento di arteria polmonare criopreservata fornito dalla Banca dei tessuti di Barcellona, perfettamente compatibile con le dimensioni anatomiche della paziente.
Un intervento unico al mondo
La paziente, sottoposta nei mesi precedenti a chemioterapia e immunoterapia a bersaglio molecolare, aveva registrato una significativa riduzione del tumore, rendendo possibile l’operazione. L’intervento, durato quattro ore e mezza, ha previsto l’asportazione completa dell’arteria polmonare malata, dell’intero polmone sinistro e di una porzione di trachea, seguita dalla ricostruzione della via aerea e dal trapianto del segmento vascolare sostitutivo lungo circa 5 centimetri.
Come ha spiegato il professor Rendina, “è stata rimossa tutta l’arteria polmonare dal cuore fino alla parte che va verso il polmone destro, è stato asportato il polmone sinistro, ricostruito il flusso, e trapiantata l’arteria che porta il sangue direttamente dal cuore al polmone rimasto”. A differenza di altri trapianti d’organo, la paziente non necessita di terapia immunosoppressiva né anticoagulante, grazie alla perfetta biocompatibilità del tessuto trapiantato.
Decorso e risultati clinici
Il decorso post-operatorio è stato regolare: la paziente si è risvegliata poche ore dopo l’intervento, respirando autonomamente. Le indagini radiologiche successive hanno confermato la funzionalità ottimale del vaso trapiantato e il ripristino completo del flusso sanguigno dal cuore verso il polmone destro. Dimessa dopo quattro settimane, ha potuto riprendere la sua vita normale senza ulteriori complicazioni.
Un’eccellenza del Sant’Andrea e della Sapienza
Il trapianto è stato illustrato in conferenza stampa alla presenza della Rettrice della Sapienza, Antonella Polimeni, del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, e della Direttrice generale del Sant’Andrea, Francesca Milito. L’intervento ha confermato il ruolo del Sant’Andrea come centro di riferimento internazionale per la chirurgia toracica e trapiantologica, e ha mostrato come la collaborazione tra ospedali e università possa generare risultati di portata mondiale.
“Questo intervento rappresenta un risultato straordinario per la sanità del Lazio e per tutto il Paese. È il frutto della sinergia tra il sistema sanitario regionale e il mondo universitario, che valorizza la ricerca e l’innovazione”, ha dichiarato Francesco Rocca.
“Un esempio concreto di come la formazione universitaria e la ricerca scientifica possano generare risultati di rilievo mondiale”, ha aggiunto Antonella Polimeni.
“Abbiamo la cultura, la creatività e l’intuizione per raggiungere risultati che in altri Paesi si credono impossibili”, ha concluso Erino A. Rendina, che ha guidato l’équipe.
Una conquista per la medicina italiana
Questo intervento segna un passo decisivo per la ricerca e l’innovazione medica in Italia, confermando il ruolo di Roma e del Sant’Andrea come centri di eccellenza nel panorama sanitario internazionale.
La procedura apre nuove prospettive per il trattamento dei tumori polmonari avanzati, offrendo un modello di chirurgia ricostruttiva che potrà ispirare la medicina del futuro.


