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Sei di Mentana se…Sai quando è nata?

Sei di Mentana se…conosci la sua storia?
Avrai sentito il termine Nomentum, come veniva chiamata in antichità l’attuale cittadina di Mentana.

QUANDO E DOVE

La cittadina sorse nel IV secolo a.C., lo testimoniano i resti di mura urbane sulla collina di Montedoro, nell’attuale frazione di Casali.

Viene citata poi nelle fonti scritte, relative alla conquista di Tarquinio Prisco, che si alleò poi con Roma: da questo momento la città godé di un discreto benessere, tanto che moltissimi patrizi romani iniziarono a farvi costruire ville (tra quelle più importanti vengono ricordate quelle di Seneca e Marziale).

Il Cristianesimo e l’editto di Costantino.

La diffusione del Cristianesimo nel territorio è documentata grazie al martirio, nella zona, dei Santi Primo e Feliciano, durante la persecuzione di Diocleziano.

Dopo l’editto di Milano del 313 d.C. divenne sede di diocesi di primaria importanza.

Ma quando, il centro, si sposta da Casali a Mentana?

Nel periodo longobardo, fu occupata nel 741 d.C. dalle truppe di Liutprando; è questo il momento in cui la popolazione abbandonò l’antico abitato per trasferirsi in quello attuale: la zona risultava più sicura perché facilmente difendibile.

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L’occupazione durò pochissimo, infatti, il 23 novembre 800 d.C. Carlo Magno e papa Leone III si incontrarono proprio nel Palazzo Crescenzio, situato presso il centro storico, oggi sede della Biblioteca comunale, per consolidare gli accordi in merito l’importante incoronazione che rese il re franco imperatore del Sacro Romano Impero, avvenuta la notte di Natale del 800 d.C.

Nel XI secolo Mentana fu completamente distrutta dai Normanni che la ridussero a semplice villaggio.

ORSINI A MENTANA

Poi Gli Orsini e la distruzione voluta dal papa...

A seguito di questo episodio la cittadina divenne un possesso dell’Abbazia di San Paolo. Concesso per qualche tempo ai Capocci, nel 1407 il centro passò agli Orsini.

Avvenne uno scontro tra questi ultimi e papa Innocenzo VIII, le cui milizie, guidate da Roberto Sanseverino, nel 1485 riuscirono ad occupare il castello: un anno dopo la cittadina fu rasa al suolo per ordine del papa; divenne ancora un piccolo centro abitato, passando alle dirette dipendenze della Camera Apostolica, che tuttavia, dopo un trattato di pace, la restituì agli Orsini.

MICHELE PERETTI E MARCANTONIO BORGHESE

Nel 1594 fu venduta a Michele Peretti, principe di Venafro, nipote di Sisto V, che tuttavia vi rimase per poco tempo. Il 17 ottobre 1655 l’oppidum Nomentivulgo la Mentana, fu venduto, con il titolo marchionale, da Paolo Savelli (l’abate di Chiaravalle) a Marcantonio Borghese, principe di Sulmona. Il territorio comprendeva varie tenute, tra cui: li quarti di Formelluccio, Gattaceca, Monte Pizzuto, Torrentani seu Tubaldina, Conca, dell’Apostoli, la Greppia, Torre Lupara o S. Margherita, il castrum Chiodati del principe Savelli, S. Angelo, Monticelli, Marci Simonis del duca d’Acquasparta…

Il principe Marcantonio Borghese (1598-1658), nipote di papa Paolo V, fu dunque il primo signore del marchesato di Mentana. La signoria permase qui oltre due secoli: alla fine del XIX secolo, il feudo passò al Credito Fondiario del Banco di Napoli. Nel 1916 la tenuta di Mentana passava all’Università Agraria di Mentana.

Nonostante la lunga permanenza della famiglia Borghese, non rimane quasi traccia degli edifici sorti in questo  periodo a Mentana, fatta eccezione per il granaio, purtroppo modificato da un restauro praticato negli anni Ottanta del XX secolo.  In origine l’edificio aveva una sequenza di portici; oggi il piano porticato è stato ripristinato e riportato alla sua forma originale: si tratta della galleria Borghese.

PALAZZO BORGHESE A MENTANA
Resiste ancora oggi Palazzo Borghese che prende il nome dall’ultima famiglia che ne prese possesso, i Borghese…ma la sua storia è molto più antica. Se vuoi saperne di più, ti invito a leggere il prossimo articolo!


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