Subiaco tra i territori destinatari dei nuovi investimenti
Subiaco rientra tra i territori destinatari dei nuovi investimenti culturali annunciati dal Ministero della Cultura, nell’ambito delle risorse generate dalla società in house Ales Spa. L’indicazione emerge dal messaggio del ministro della Cultura Alessandro Giuli, diffuso in occasione della presentazione alla Camera del report “Ales verso il 2026. Risultati e prospettive future”, e letto dal capo di Gabinetto Valentina Gemignani.
La candidatura Unesco dei monasteri benedettini
Il focus su Subiaco si inserisce nella strategia del Ministero volta a rafforzare il primato italiano in ambito Unesco, attraverso il sostegno alla candidatura dei monasteri benedettini. Oltre a Subiaco, il progetto coinvolge Monte Cassino, Santa Maria di Farfa e San Vincenzo al Volturno. Il ministro ha spiegato che per questa candidatura si è deciso di investire risorse adeguate, riconoscendo il valore storico, culturale e spirituale dei luoghi e il loro ruolo nello sviluppo dei territori.
Cultura come infrastruttura civile e sociale
Nel messaggio ministeriale, la cultura viene indicata come infrastruttura civile, elemento strutturale dello sviluppo umano e della coesione sociale. Gli investimenti annunciati mirano a rafforzare il legame tra istituzioni e comunità, partendo dai territori e dalle cosiddette periferie per arrivare a una valorizzazione diffusa del patrimonio culturale. In questo quadro, Subiaco assume un ruolo simbolico e operativo all’interno di una visione che lega tutela, identità e sviluppo locale.
Il ruolo di Ales nelle politiche culturali
Ales Spa è la società in house del Ministero della Cultura, impegnata nel supporto diretto alle politiche pubbliche di tutela, accessibilità e valorizzazione del patrimonio. Il report presentato alla Camera evidenzia un bilancio con utili superiori ai 15 milioni di euro, risultato che consente al Ministero di disporre di risorse da reinvestire nei territori. Secondo il ministro, «Ales oggi più che mai è uno strumento essenziale per il Ministero della Cultura», capace di tradurre la buona amministrazione in valore pubblico.
Dall’Art Bonus ai territori
Giuli ha inoltre richiamato l’importanza dell’Art Bonus come strumento di partecipazione del mondo privato alla tutela del patrimonio pubblico. «I numeri dimostrano che lo strumento funziona», ha affermato, sottolineando la crescita di un mecenatismo moderno che coinvolge imprese, fondazioni, associazioni e cittadini. In questo contesto, lo Stato mantiene un ruolo di indirizzo e coordinamento, mentre le risorse generate vengono orientate verso progetti con ricadute concrete sui territori, come quelli che riguardano Subiaco.
Investimenti, responsabilità e visione di lungo periodo
Gli utili di Ales, ha spiegato il ministro, «non rispondono a una logica meramente contabile», ma sono destinati a investimenti su cultura, sociale e territori, con particolare attenzione ai piccoli comuni e alle aree interne. La scelta di includere Subiaco tra le priorità conferma una visione che considera la cultura non solo come patrimonio da conservare, ma come leva di sviluppo e responsabilità pubblica nel lungo periodo.


