Un prezioso pavimento a mosaico romano risalente al primo periodo imperiale è stato scoperto a Tivoli durante i lavori di installazione di cavi in fibra ottica nei pressi della chiesa di Sant’Andrea.
Il mosaico, composto da tessere bianche e nere disposte secondo motivi geometrici, si è rivelato un importante ritrovamento archeologico, spingendo le autorità competenti ad avviare un’indagine più ampia nell’area circostante. Nello stesso sito sono stati rinvenuti resti dell’antica città, in parte trasformati in tombe durante il Medioevo, sebbene la cronologia esatta debba ancora essere definita.
Le origini di Tivoli risalgono al XIII secolo a.C., epoca in cui la città era un importante centro etrusco e sede della Sibilla Tiburtina. Anche sotto il dominio romano mantenne un ruolo religioso di rilievo, diventando meta privilegiata per la costruzione di ville di campagna grazie alla sua posizione sulla Via Tiburtina e alla vicinanza con Roma.
La qualità della lavorazione e la complessità dei motivi geometrici indicano che il pavimento sia opera di artigiani altamente specializzati, comparabile ai mosaici rinvenuti in edifici pubblici o abitazioni patrizie.
I reperti e la documentazione saranno trasferiti alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per ulteriori analisi scientifiche e per definire eventuali misure di tutela e conservazione, nell’ottica di una valorizzazione sostenibile del patrimonio archeologico tiburtino.
FONTE: pagina facebook Romano Impero

Immagine copertina da pagina facebook Romano Impero


