La Regione Lazio ha annunciato il suo impegno nella riapertura dell’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli nelle prossime settimane. La struttura era stata chiusa a seguito di un incendio che ha causato la perdita di tre vite l’8 dicembre scorso ed è attualmente oggetto di un’indagine giudiziaria. Il ritorno alle normali attività, in particolare nei reparti di Medicina Interna, Chirurgia e Pronto Soccorso, è previsto entro la fine di gennaio. Nel frattempo, la Regione ha comunicato che sono stati avviati i lavori per la realizzazione del Nuovo Ospedale Tiburtino.
Le attività e le consultazioni con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli sono in corso per garantire la sicurezza dell’Ospedale San Giovanni Evangelista. In un incontro tenutosi ieri tra l’Amministrazione regionale, rappresentata dal direttore generale Alessandro Ridolfi, l’Azienda sanitaria locale Roma 5, con il direttore generale Giorgio Giulio Santonocito, e i rappresentanti sindacali del settore, sono state discusse le azioni da intraprendere.
Il ripristino delle operazioni, sia parziali che totali, tiene conto delle esigenze giuridiche e dei relativi tempi tecnici. Nonostante le sfide evidenti derivanti dall’incendio, diversi servizi sanitari saranno riattivati nelle prossime settimane, con particolare attenzione agli interventi nelle ali A e B. Per quanto riguarda la centrale elettrica, saranno installati due impianti provvisori nel caso in cui la riattivazione della cabina dovesse richiedere più tempo del previsto.
La priorità rimane la riorganizzazione degli spazi per garantire l’accesso alle cure più urgenti, con possibili riaperture dei reparti di Medicina Interna, Chirurgia e Pronto Soccorso entro la fine di gennaio. Allo stesso tempo, si sta conducendo una verifica completa delle attrezzature presenti nell’ospedale, con conseguenti certificazioni e interventi di manutenzione se necessario.
L’Amministrazione regionale ha adottato misure straordinarie per affrontare l’emergenza causata dalla chiusura dell’ospedale di Tivoli, includendo l’attivazione di 178 posti letto e 10 ambulanze per un mese, prorogabili per ulteriori 30 giorni. Queste misure mirano a garantire il trasferimento efficiente e tempestivo dei pazienti dai Pronto Soccorso di vari ospedali, tra cui l’azienda ospedaliera-universitaria Sant’Andrea, il Policlinico universitario Umberto I, Sandro Pertini, il Policlinico Tor Vergata, Casilino e Madre Giuseppina Vannini.
FONTE: oggilazio.it
