Il giorno dopo la tragica vicenda che ha colpito l’Ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli, alcuni testimoni hanno fornito un resoconto drammatico dell’evento. “La corrente è andata via subito, poi tanto fumo”, hanno dichiarato i presenti. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha affermato con rammarico: “Il pronto soccorso è distrutto e andrà rifatto, sicuramente ci vorranno alcune settimane, ma non so dire adesso se poi diventeranno 6 mesi.”
L’incendio ha causato la perdita di tre vite umane, identificate come Romeo Sanna, Pierina Di Giacomo, e Giuseppina Virginia Facca. Tuttavia, va notato che la salma portata via dai vigili del fuoco appartiene a un uomo il cui decesso è avvenuto pochi minuti prima dello scoppio dell’incendio, portando il totale delle vittime a tre anziché quattro.
Il direttore generale dell’Asl Roma 5, Giorgio Giulio Santonocito, ha sottolineato la necessità di fare chiarezza sull’accaduto, sottolineando l’importanza dell’autopsia ordinata dalla procura di Tivoli. Al momento, non è chiaro cosa abbia effettivamente causato la morte delle vittime: se siano state intossicate dal fumo o se siano decedute a causa della mancanza di corrente delle macchine.
L’indagine in corso dovrà non solo stabilire le cause delle morti ma anche ricostruire l’origine dell’incendio. Secondo una prima ricostruzione, le fiamme sarebbero partite dal terzo piano seminterrato, un’area in cui vengono stoccati i rifiuti tecnici ospedalieri. Il fuoco si è poi diffuso all’interno della struttura, raggiungendo il piano meno uno, il pronto soccorso e il reparto di terapia intensiva.
In attesa di risposte più precise, sarà fondamentale il raffreddamento della struttura per consentire un’analisi dettagliata degli eventi e delle cause che hanno scatenato questa tragica emergenza sanitaria.
