Un confronto sulla violenza domestica a Roma
Giovedì 27 novembre, presso la Sala Mechelli del Consiglio regionale del Lazio, si terrà il convegno “Casa, triste casa: quando la violenza di genere si nasconde in famiglia”. L’iniziativa affronterà il tema della violenza di genere che si consuma tra le mura domestiche, con l’obiettivo di analizzarne le dinamiche e rafforzare gli strumenti di prevenzione.
La capogruppo di Italia Viva, Marietta Tidei, sottolinea che la violenza familiare è la più complessa da vedere e la più dolorosa da raccontare, perché si sviluppa in un contesto che dovrebbe essere di protezione e fiducia. Per questo, evidenzia la necessità di parlarne apertamente e assumersi una responsabilità istituzionale e sociale nel sostegno alle vittime.
Dati allarmanti sulla violenza in famiglia
Secondo l’ISTAT, quasi una donna su tre ha subito almeno una forma di violenza fisica o sessuale. Inoltre, i dati della Polizia indicano un aumento dei maltrattamenti in ambito familiare del 5% nel primo semestre 2024, con oltre 12.000 denunce. Questi numeri mostrano una realtà profondamente radicata, che spesso rimane nascosta proprio dentro le case.
Il convegno intende promuovere maggiore consapevolezza e un approccio concreto alla tutela delle vittime, ponendo l’attenzione sulle caratteristiche della violenza domestica, sui suoi segnali e sugli strumenti di intervento.
I relatori e l’obiettivo dell’incontro
All’iniziativa parteciperanno figure istituzionali e professionisti che operano nella tutela legale, psicologica e sociale. Tra i relatori sono attesi la Deputata Maria Elena Boschi, il Procuratore del Tribunale di Civitavecchia Alberto Liguori, la Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza Monica Sansoni, l’avvocata Luana Sciamanna, la Presidente del CIPM Lazio Carla Maria Xella, il consigliere regionale Luciano Nobili e la pedagogista Valentina Di Gennaro. Il confronto sarà aperto alla cittadinanza e alla stampa e offrirà un approccio multidisciplinare al tema della violenza domestica.
La discussione, ricorda Tidei, mira a costruire consapevolezza e strumenti di intervento mirati, in modo da rafforzare la tutela delle vittime e contrastare un fenomeno che continua a crescere.


