Visitare il Lazio: la Grotta di San Michele e le Pozze del Diavolo

grotta san michele sabina


Hai in mente di visitare il Lazio? la Grotta di San Michele e le Pozze del Diavolo sono due luoghi che ancora non conosci.
In questo articolo ti propongo due luoghi antichissimi e facilmente raggiungibili da poter visitare, oltre che fornirti piccole curiosità storico-artistiche sulle origini del culto di San Michele. Prepara le scarpe comode!



Esiste un affascinante itinerario che ti permette di partire dal borgo di Roccantica con affaccio sulla valle dove svetta il Monte Soratte, attraversa un bosco su sentieri antichi usati dai pellegrini, raggiungendo prima l’Eremo di San Leonardo (chiesa rupestre incassata nella roccia) e a arrivando alla famosa Grotta di San Michele, un piccolo santuario situato ai del Monte Tancia e le Pozze del Diavolo. Ti rimando al sito di ScoprilaSabina.it per saperne di più.

Inoltre, se ti interessa la storia contemporanea: sapevi che sul vicino Monte Soratte ci sono delle gallerie-bunker risalenti all’epoca fascista? Leggi questo articolo per saperne di più!

UN PO’ DI ARTE E STORIA: SAN MICHELE E IL DIAVOLO

In Italia ci sono molti luoghi (grotte, chiese, cappelle, santuari…) dedicati al culto di San Michele Arcangelo.
Nella storia dell’arte, di solito troviamo San Michele rappresentato in lotta col demonio, sotto forma di serpente, drago o angelo caduto, che schiaccia sotto i suoi piedi.
La tradizione bizantina lo raffigura spesso con una bilancia in mano, mentre quella longobarda lo ritrae prevalentemente come un guerriero con la lancia o con la spada sguainata nell’atto di colpire Satana.
Due esempi diversi li vediamo nelle opere di Raffaello Sanzio:

Ma il suo culto è molto più antico di quello che immaginiamo perché deriva dal mondo classico; è poi stato ripreso dal Cristianesimo e trasformato.
La sua iconografia tradizionale, mentre volando piomba sul drago-diavolo per trafiggerlo con la spada fiammeggiante, si è sovrapposta a quella di Ercole che uccide l’Idra di Lerna o a Sigfrido che uccide il drago Fáfnir.

Il serpente e la grotta.
Se nel mondo classico il serpente era simbolo positivo (“detentore di conoscenze occulte, guardiano di tesori”) con il Cristianesimo si trasforma in una rappresentazione del Male, nella manifestazione di Satana. Il drago, da grosso serpente, si trasforma in personificazione di Satana. Lo possiamo ben vedere dalle opere prima citate.
La grotta diventa, allora, il luogo ideale per ospitare un animale di tali dimensioni che, come il Male che rappresenta, cerca l’oscurità e l’isolamento per poter meglio attentare alla vita, spirituale e fisica, dell’uomo.

GROTTA DI SAN MICHELE a Pozzaglia Sabina (Rieti)

Grotta di San Michele - Pozzaglia Sabina (RI)
Grotta di San Michele – Pozzaglia Sabina (RI)

La grotta di San Michele Arcangelo si trova a Montorio in Valle, nel comune di Pozzaglia Sabina. Si tratta di una piccola chiesa rupestre costruita all’interno di una grotta. Si trova fuori dall’abitato, a circa 1.000 metri di altitudine.
In questo luogo, secondo la tradizione, il guerriero avrebbe ucciso il drago.
Ma a quando risale?
La data di costruzione della chiesetta è avvolta nel mistero. La parete però è in stile romanico ed è presente un mosaico carolingio, cosa che ci suggerisce che la grotta è molto antica; viene inoltre nominata negli atti delle visite in Sabina dei cardinali Odescalchi e Corsini.
Cosa ospita:
all’interno è possibile ammirare l’altare con la statua dell’Arcangelo e, alla destra di questo, un altro altare minore con il mosaico carolingio. Dentro una nicchia vi è l’Ossario detto degli Eremiti, che potrebbe essere costituito dai resti dei defunti qui sepolti prima della realizzazione del cimitero di Montorio avvenuta nel XIX secolo.
Ogni anno la prima domenica di maggio dentro la grotta si celebra la Santa Messa.

LE POZZE DEL DIAVOLO

Le Pozze del Diavolo, con la sua cascata, è uno dei luoghi più suggestivi della Sabina. Si trova a pochi passi dal valico del Monte Tancia e dalla Grotta di San Michele. Si può unire infatti la visita alla Grotta con quella alle Pozze.
In estate la cascata si secca, per tornare ad essere “rigogliosa” di acqua nei mesi invernali.
Si è anche cercato l’origine del nome “Pozze del Diavolo”, e cioè se esistesse una leggenda legata a questo posto magico… ma non si è trovato granché. Io personalmente lo collego proprio al culto di San Michele che sconfisse il diavolo…!

Come si raggiungono:
Puoi parcheggiare davanti al cancello dal quale si imbocca per la grotta di San Michele. Ma non prenderai per lì, proseguirai verso Monte Tancia sulla strada asfaltata per qualche decina di metri. Sulla destra trovi un’apertura che ti porta alle Pozze.


Curiosità: devi sapere che il culto di San Michele era molto diffuso nella Sabina.
Leggi il prossimo articolo per scoprirne il motivo e un altro edificio antico dedicato a San Michele !


Conoscevi già questi due luoghi ? Fammelo sapere nei commenti!

Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci su
IlTerritorio.net

Articoli recenti

Rispondi

Per segnalazioni:

Per collaborazioni:

(Solo whatsapp)

IL TERRITORIO S.R.L.

Sede legale: Via Palombarese 632/634 – 00013 Fonte Nuova (RM)

Registrazione Tribunale di Tivoli n. 6786/2025 del 29/09/2025

Iscrizione al ROC n° 43915

REA Roma 1764703

DIRETTORE RESPONSABILE
Ramiro Baldacci (direttore@ilterritorio.net)

Soggetto designato al trattamento dati: il Direttore Responsabile della testata.

Ai fini della tutela del diritto alla privacy in relazione ai dati personali eventualmente contenuti negli articoli della testata e trattati nell’esercizio dell’attività giornalistica, si precisa che il titolare del trattamento è Il Territorio S.r.l.

© Copyright Il Territorio S.r.l. - Tutti i diritti sono riservati.

Scopri di più da IlTerritorio.net

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continua a leggere