I carabinieri della stazione di San Basilio hanno arrestato un uomo di 48 anni, romano con precedenti penali, ricercato per usura ed estorsione. Il provvedimento è stato eseguito in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Tivoli, in relazione a reati commessi tra il 2016 e il 2018 proprio nel comune tiburtino.
Il 48enne, colpito da una condanna definitiva a 5 anni e 3 mesi di reclusione, si era reso irreperibile da tempo. Dopo un’intensa attività investigativa, i militari dell’Arma lo hanno localizzato in un appartamento del quartiere Settecamini, nella periferia nord-est di Roma. Si era rifugiato lì presumibilmente grazie alla complicità di conoscenti disposti a garantirgli copertura.
Blitz e arresto a Settecamini
Il blitz è scattato nelle prime ore del mattino. Dopo aver circondato l’abitazione, i carabinieri hanno fatto irruzione sorprendendo l’uomo mentre tentava disperatamente di sottrarsi all’arresto. In un goffo tentativo di sfuggire al controllo, si era nascosto sotto un letto matrimoniale, tra coperte e scatole, e ha poi esibito un documento d’identità contraffatto, con generalità false, sperando di ingannare i militari.
L’uomo è stato arrestato sul posto e condotto nel carcere romano di Rebibbia, dove sconterà la pena residua.
L’azione dell’Arma contro la criminalità nel nord-est di Roma
Il caso conferma l’efficacia della presenza capillare e costante dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, in particolare nelle aree periferiche ad alta densità e vulnerabilità sociale, come San Basilio e Settecamini.
L’arresto avviene in un quadrante urbano spesso interessato da episodi di illegalità diffusa, dove la pressione delle forze dell’ordine rappresenta un elemento decisivo nella tutela della legalità e della sicurezza pubblica.
Il contesto dei reati: usura ed estorsione a Tivoli
I reati per cui il 48enne è stato condannato si riferiscono a episodi avvenuti nel territorio di Tivoli, città alle porte di Roma, dove l’uomo avrebbe approfittato della vulnerabilità economica di alcune persone, concedendo prestiti a tassi usurari e ricorrendo a minacce ed estorsioni per recuperare le somme con interessi illeciti.
L’arresto rappresenta un segnale importante, anche sul fronte della lotta all’usura, un crimine che, pur spesso sommerso, continua a colpire famiglie e piccoli imprenditori in difficoltà.


